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Una grande festa si terrà quest’anno a Melendugno, dove il 15 ed il 16 settembre la comunità locale celebrerà il suo protettore, Niceta il Goto, martire ucciso nel 370 dC per aver rifiutato di convertirsi al paganesimo come gli era stato imposto al sovrano visigoto Atanarico.

Si tratta di una tradizione unica e vivibile solo in questi luoghi, Melendugno infatti è l’unico paese d’Italia ad avere il patrocinio di questo santo, un culto che trova radici molto antiche riconducibili al 1100 circa, anno in cui venne edificata dai monaci basiliani l’Abbazia di San Niceta, sita nei pressi del cimitero. Una ricorrenza che sta particolarmente a cuore a tutti i melendugnesi, come precisa il presidente del Comitato feste Antonio De Santis: “Siamo giunti ormai alla data tanto attesa per noi cittadini melendugnesi, quella dei solenni festeggiamenti in onore del patrono San Niceta. Il nuovo comitato feste, gruppo composto da uomini e donne volontari, costituitosi da poco meno di un anno, si è ritrovato con l’obiettivo di dare continuità a quelle che sono le tradizioni del nostro paese. Dopo un intenso lavoro fatto in questi mesi, malgrado tante difficoltà che la quotidianità ci porta ad affrontare e soprattutto sottraendo del tempo alle nostre famiglie, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo sperato e giungere ai festeggiamenti. Abbiamo provato a dare un aria nuova alla festa con tante novità per far avvicinare i giovani alla tradizione, accogliendo consensi con entusiasmo anche dalla gente più anziana che molte volte è un po' restia al cambiamento. In qualità di presidente, mi sento di ringraziare in primis, uno ad uno, i componenti del nuovo comitato feste che mi hanno supportato nel mio incarico, don Salvatore Scardino che fin da subito ci ha dato fiducia e sostegno e anche chi direttamente e indirettamente ha contribuito a rendere questa festa una realtà”.

Quest’anno il programma dell’evento prevede per il 15 settembre la solenne processione con il simulacro di San Niceta, che alle 19 avrà inizio dalla chiesa madre. Sempre il 15 presso l’Abbazia di San Niceta si terrà la solenne liturgia di San Giovanni Crisostomo, presieduta dal parroco della chiesa greca di Lecce, Papas Nick Pace. Come da tradizione invece, la mattina del 16 alle 5 del mattino sarà celebrata la messa sempre in abbazia, oltre che le altre messe in chiesa madre come da orario festivo.

Abbiamo cercato di riportare la festa patronale alle famiglie ed ai giovani di Melendugno con tanta fatica proprio perché molti si erano allontanati dal modo di fare festa in quanto organizzare l’evento religioso era diventato esclusivo di alcuni.” Ha precisato il parroco di Melendugno, don Salvatore Scardino, che conclude: “Tanti giovani e tante giovani famiglie si sono avvicinate al comitato feste ed insieme abbiamo organizzato un bel gruppo che non solo ha il compito di organizzare la festa patronale, ma anche di vivere la parrocchia nei momenti di fede e di allegria. La festa diventa un momento di aggregazione, un momento in cui tutti insieme sotto la protezione di San Niceta ci uniamo e rilanciamo quelle che sono state le virtù di questo giovane santo. Per la prima volta tanti giovani famiglie si ritrovano per organizzare queste festività, è un traguardo molto importante, perché tante persone si sono così riavvicinate alla realtà parrocchiale”.

Le vie del paese sono state addobbate con le tradizionali luminarie, compresa Piazza Risorgimento, dove è collocata la scultura in marmo raffigurante San Niceta che nel 2009 venne donata dal devoto Giosuè Santoro. In Piazza Pertini invece si terranno i concerti delle bande “Città di Squinzano”, “Città di Conversano” e “Città di Lecce” mentre a conclusione dei festeggiamenti si terrà lo spettacolo pirotecnico nei pressi del campo sportivo.

 

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