La comunità di Melendugno continua a vivere con spirito di fraternità e comunione questo difficile periodo caratterizzato dall’emergenza Coronavirus.
Ed ora più che mai, emergono casi di famiglie e soggetti in difficoltà che in silenzio si ritrovano a dover affrontare le problematiche restrizioni imposte dalla realtà che da ormai due settimane ha sconvolto tutta Italia. Per questo, la parrocchia guidata da don Salvatore Scardino insieme agli otto volontari del gruppo "Emergenza Covid19 Melendugno ", e a numerose altre realtà cittadine, si sono subito attivati per offrire un aiuto a chi ne ha bisogno, coinvolgendo l’intera comunità in un impegnativo progetto di solidarietà. “Trasmettiamo il virus della solidarietà” questo è il nome attribuito al progetto e che prevede, in base alle possibilità degli aderenti, di offrire beni di prima necessità dai negozi ancora aperti, oltre che di partecipare ad una raccolta fondi attraverso i canali Facebook dedicati. Sarà organizzata infatti una raccolta alimentare fissa senza la presenza di alcun operatore, con un carrello contraddistinto dalla locandina dell’iniziativa posizionato vicino le casse dei negozi, invitando gli avventori a contribuire lasciando generi non deperibili, a discrezione del donatore. Proprio i volontari del gruppo che affianca il parroco, annunciando questa iniziativa, hanno comunicato: “Questa iniziativa nasce dalla sensibilità di alcuni concittadini che hanno ricevuto richieste di aiuto da parte di persone in difficoltà. Sentito in primis don Salvatore, parroco di Melendugno, che già si occupa della distribuzione solidale, siamo venuti a conoscenza delle problematiche che anche la parrocchia sta affrontando a causa della sempre maggiore richiesta di aiuto e della carenza di generi di prima necessità, legate al periodo di emergenza che stiamo vivendo. Non è più il momento delle parole né delle opinioni! Ora dobbiamo dimostrare veramente di essere più che una comunità, una famiglia, porgendo concretamente la mano a chi ha più bisogno! Dobbiamo agire in fretta, la burocrazia ha i suoi tempi e molti non possono più aspettare”.
