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La comunità di Melendugno è pronta a festeggiare il suo protettore San Niceta il Goto, vivendo due giornate di fede e devozione a partire da domani 15 settembre, fino al giorno successivo.

 

 

Quest’anno sarà una festa diversa dal solito, perché purtroppo la statua del santo patrono non potrà percorrere le strade del paese nella consueta processione a causa dei limiti imposti dalla situazione che stiamo vivendo, ma cercheremo per quanto possibile di portare avanti le nostre tradizioni”, ci ha spiegato don Salvatore Scardino, parroco di Melendugno.

Ieri mattina, 13 settembre presso l’Abbazia di San Niceta si è tenuta la solenne liturgia di San Giovanni Crisostomo, presieduta dal parroco della chiesa greca di Lecce, Papas Nick Pace.  Il programma di domani 15 e del 16 settembre prevede una solenne celebrazione alle 19 in piazza Pertini, mentre come da tradizione, la mattina di mercoledì 16 alle 5 del mattino sarà celebrata la messa nell’Abbazia. In merito ai festeggiamenti civili, promossi dal comitato feste, don Salvatore si affida al senso civico dei suoi parrocchiani: “facciamo affidamento sul buon senso di tutti i concittadini per fare in modo che vengano rispettate le regole imposte dalle misure restrittive dovute alla pandemia. Confidando nella protezione del nostro santo patrono, continuiamo a dare forza e coraggio ai nostri fedeli, affinché possano riprendere con uno spirito di rinnovamento le attività quotidiane. Settembre, infatti, è solitamente il mese del 'ri-cominciare' per scuola, lavoro, catechesi. Quest’anno le riaperture avranno modalità diverse e ancora difficoltose, ma il compito di noi cristiani è quello di avere fiducia e dare un volto positivo e profondo al nostro quotidiano, chiediamo quindi ancora una volta la protezione di San Niceta e facciamo in modo che questa festa sia motivo di gioia, condivisione e riflessione e rappresenti così una ripartenza per gli abitanti del nostro paese”.

 

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