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La storica baia di Torre Sant’Andrea, storica località turistica a sud-est del comune di Melendugno, si ritrova ancora una volta al centro delle cronache locali, ma questa volta non la sua incantevole spiaggia o per l’unicità dei faraglioni.

 

 

 

Proprio a ridosso della pineta, infatti, è sorta una struttura destinata probabilmente ad ospitare un’attività commerciale, su terreno che per pochi metri rientra nella competenza del comune di Otranto. Tale struttura sarebbe da molti ritenuta impattante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, tanto da attirare l’attenzione anche dell’amministrazione di Melendugno, che fino a poche settimane fa ha svolto un massiccio intervento di riqualificazione e di conservazione della marina di Sant’Andrea, sia nell’area pedonale che su quella carrabile.

“Un pugno nell’occhio e nello stomaco per chi Sant’Andrea la ama e non la vede come luogo d’affari, ma come un bene di inestimabile valore da custodire. Così come andrebbe custodita e ripiantata la pineta antistante, così come andrebbe resa fruibile la strada d’accesso che la costeggia e le cui condizioni costringono gli abitanti di Sant’Andrea che risiedono nella parte otrantina ad accedere alle proprie case dal comune di Melendugno” ha commentato Palmina Surdo, consigliera comunale di Melendugno con delega alla comunicazione, che continua: “Come amministratrice mi faccio portavoce dei tanti che guardando tali opere d'arte moderna si interrogano sul perché e si chiedono come mai non sia stata fatta una valutazione del suo impatto sul territorio”.

 

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