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“Finché ci saranno iniziative rivolte a chi soffre, a chi vive drammi, a chi è in difficoltà - specie se si tratta di bambini - mi vedrete sempre in prima linea al vostro fianco”. Così l’arcivescovo Michele Seccia al termine della sua visita alla Casa della Befana allestita a Monteroni.

È stato l’incontro con il Pastore della diocesi il momentoufficiale conclusivo di una quattro-giorni intensa e suggestiva in cui le forze buone del paese, il mondo della scuola, dell’associazionismo e del volontariato si sono messe insieme nel segno della solidarietà. Di questo anche l’arcivescovo ha preso atto congratulandosi con l’arciprete don Giuseppe Spedicato, ringraziando e incoraggiando tutti a proseguire sulla strada intrapresa.

Ma il momento più toccante ed emozionante si è verificato ieri mattina quando la Befana e don Giuseppe, accompagnati da dieci giovani rappresentanti degli organismi che hanno promosso la Casa della Befana 2019, si sono recati presso il reparto oncologico pediatrico del “Giovanni Paolo II” di Lecce.

Accolti dagli operatori hanno incontrato i nove bambini (due di essi addirittura in isolamento)costretti a restare in ospedale anche nei giorni natalizi. Alla vista della Befana in carne ed ossa ad una prima reazione di pianto è subentrata la gioia di ricevere i regali tanto attesi. La Befana, naturalmente, ha lasciato anche i doni per i bambini che stamattina hanno fatto ritorno in reparto per continuare le cure.

“Abbiamo toccato con mano – ha concluso don Giuseppe – il dramma di famiglie visitate da malattie gravi e oltre ad aver suscitato piccoli momenti di gioia, abbiamo assicurato la vicinanza solidale e la nostra preghiera”.

 Foto di Rodolfo Pati

 

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