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Nella splendida cornice del teatro comunale di Novoli, si è svolto l’altra sera, un convegno dal titolo “San Luigi Gonzaga a 450 anni dalla nascita. Una storia di santità del nostro tempo”. Un dialogo tra appassionati di storia locale e studiosi di teologia, che ha fatto emergere sfumature poco note circa la vita di questo giovane santo.

 

Ad aprire la serata i promotori dell’evento, Antonio Toscano, a rappresentanza della commissione nazionale cultura A.N.C.I. e Oronzo Mele, presidente del comitato feste San Luigi Gonzaga. A seguire, i saluti del commissario tecnico del comune di Novoli, dott. Marcuccio, del padre spirituale della confraternita, don Franco Frassanito e di don Stefano Spedicato parroco della matrice di Novoli.

“Come siamo giunti alla devozione di San Luigi, nativo Mantovano, a Novoli e nel meridione?”, ha esordito con questa domanda Piergiuseppe De Matteis, medico e studioso locale, raccontando gli esordi della festa in onore di San Luigi legati certamente alla devozione di due sacerdoti novolesi del tempo, don Salvatore Mazzotta e don Pasquale Miglietta. “Risale al 1922 la prima fiera in onore di San Luigi a Novoli instituita dal consiglio comunale. Inizialmente durò pochi anni, sino allo scoppio della guerra mondiale”, ha continuato De Matteis. “È dal 1937 che si costituì la confraternita che esiste tutt’oggi”. Un culto antico, quindi, che ha reso San Luigi uno dei santi più amati dalla pietà popolare.

A moderare la serata, Cosimo Valzano, presidente della fondazione città del libro, che ha poi passato parola a don Flavio De Pascali, vicario generale della diocesi di Lecce. Don Flavio, inserendosi nelle fila del discorso storico, si è soffermato sulla santità di Luigi Gonzaga: “Questo ragazzo è diventato santo, perché ha amato più il Signore di sé stesso. Ha vissuto la sua vita al servizio degli altri e in particolar modo degli ammalati di peste, sino a dare la sua vita. È morto, infatti, all’età di 23 anni, dopo aver contratto la stessa malattia. Amare cosi è eroico”.

A conclusione del triduo straordinario in onore di San Luigi Gonzaga, il simulacro farà ritorno nella cappella a lui dedicata, questa sera, a conclusione della celebrazione eucaristica presieduta in chiesa madre da don Stefano Spedicato.

 

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