La comunità parrocchiale di Novoli è ormai pronta per onorare il santo protettore dalle malattie della gola, San Biagio vescovo e martire.
La chiesa a lui dedicata e sita in via Pendino edificata intorno al 1645, fu ricostruita a fine ‘800 in quanto versava cattive condizioni. Nel 1883, infatti, i sacerdoti novolesi don Luigi Francioso e don Salvatore Parlangeli decisero di abbattere la precedente chiesa e ricostruirne un'altra grazie anche alle offerte dei fedeli. Nel 1890 don Pasquale De Matteis donò la sua casa che è poi divenuta la sagrestia della rettoria.
Oggi la cappella intitolata a "S. Biagio e Maria SS. dei fiori" appartiene alla parrocchia Sant'Andrea Apostolo.
Giovedì scorso con la traslazione del simulacro presso la chiesa matrice si è dato inizio al solenne triduo in preparazione alla festa ogni sera alle 17,30 con la recita del santo rosario, la preghiera al santo e la messa.
Mentre domani giorno dedicato alla memoria del santo della gola alle 18:00 dopo la recita del rosario, la solenne eucaristia con la benedizione della gola al termine della quale la statua santo ritornerà processionalmente per un breve tragitto nella sua cappella.
Da due anni o tre anni è tornata anche la tradizione della focara di San Biagio a Novoli. Sabato 8 febbraio con la partecipazione delle associazioni "Donne della focara" e "Comitato feste Sant’Antonio abate" che hanno contribuito alla realizzazione della focara e della festa. Alle 21:00 in piazza Tito Schipa è in programma l'accensione del piccolo falò a cura della Pirotecnica salentina.