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"Correva l'anno 1707 e Novoli era funestata da un orribile morbo, che l'avviliva e la decimava. I poveri abitanti si rivolsero al loro patrono Sant'Antonio affinché pregasse il Padre per il suo popolo. E Dio non fu sordo alle sue preghiere...”.

 

 

“Un giorno, una Signora si presentò con un pane in mano ad una villanella di nome Giovanna dicendole di consegnarlo al parroco affinché lo dispensasse ai morenti, perché con esso avrebbero recuperato la salute. E così avvenne...".

Ed è così da secoli... E sarà così anche quest'anno, seppur limitati dalle restrizioni dovute ad una pandemia che sembra voglia, a tutti i costi, risalire la china ricordando a tutti che è ancora fra noi, incurante o nonostante le nostre precauzioni.

Oggi, come allora, Novoli rinnova la sua devozione alla Madre di Dio, Maria Ss. del Pane. Terminato il novenario predicato da Padre Maurizio Cino, giovane sacerdote della famiglia religiosa dei Passionisti, sono iniziati oggi i tre giorni della festa che vedranno la comunità riunita intorno alla sua compatrona, sin dalle prime ore dell'alba. In mattinata le celebrazioni dell'eucaristia a partire dalle ore 7 e ogni ora fino alle 10. Nel pomeriggio, alle 19.30, la celebrazione dei vespri e la messa presieduta dal vescovo Cristoforo Palmieri, così come illustrato dal parroco don Luigi Lezzi nel VIDEO .

Domani, 19 luglio, il simulacro della Madonna sarà traslato in chiesa madre (in forma strettamente privata) dove sosterà fino a lunedì 20 luglio quando si concluderanno i festeggiamenti religiosi con la presenza del pastore della diocesi, mons. Michele Seccia.

Poi, la statua, farà ritorno nella sua chiesa. Il 26 luglio, alle 20, la celebrazione conclusiva e la reposizione nella sua nicchia. Fino al 2021 quando, si spera, potrà essere festeggiata come merita e il Covid-19 sarà solo un tristissimo ricordo.

 

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