Si rinnova anche quest’anno nella comunità di Sant’Andrea in Novoli l’appuntamento della festa di San Biagio.
Come oramai abbiamo imparato in questo anno, anche quello con San Biagio sarà un appuntamento che punta all’essenziale, non per questo meno profondo.
Nei giorni scorsi, infatti, in modo privato la statua di San Biagio che per tutto l’anno si trova nell’omonima cappella curata dalla stessa confraternita a pochi metri da Piazza Aldo Moro, è stata traslata nella chiesa madre per consentire la celebrazione del triduo in onore del Santo.
Negli ultimi anni l’associazione delle “Donne della Focara” per l’occasione si era premurata di ripristinare l’antica tradizione della focara, ovviamente molto più piccola rispetto a quella che la comunità novolese realizza in occasione del patrono Sant’Antonio Abate. A causa delle restrizioni in tempo di pandemia quest’anno non si è potuto realizzare l’emblematico simbolo della vittoria della luce sulle tenebre. Non mancherà, tuttavia, l’aspetto fondamentale. Stasera alle 18, infatti, con la partecipazione dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Novoli e dei fedeli sarà celebrata la solenne eucaristia in onore del santo presieduta dal parroco don Stefano Spedicato.
Durante la celebrazione il rito della benedizione della gola sarà fatto a tutti i presenti anche se si dovrà rinunciare al tradizionale gesto delle candele incrociate che toccano la gola. Il gesto sarà sostituito da un piccolo omaggio che l’Amministrazione ha voluto pensare per i fedeli tutti e che sarà distribuito tramite le “Donne della Focara”: una candela con l’effige del santo consegnata ad ogni famiglia.
La festa non potrà non concludersi senza gli immancabili fuochi d’artificio a cura della “Pirotecnica Salentina”.
Il santo di Sebaste con la sua intercessione continua a essere presenza e ispirazione per la comunità novolese.