La comunità di San Cesario di Lecce, ed in particolare la parrocchia di Sant’Antonio da Padova, ricorda, ad un mese di distanza, l’arrivo delle sacre reliquie del taumaturgo patavino, giunte in città nell’anno giubilare per il cinquantesimo anniversario della fondazione della chiesa parrocchiale.
Le reliquie furono letteralmente sommerse dall’affetto e dalla devozione nella settimana che ha preceduto la Domenica delle Palme. Proprio in quella domenica, infatti, si è concluso il cammino delle reliquie pellegrine di Sant’Antonio provenienti da Padova che hanno attratto nella chiesa parrocchiale un folto numero di devoti in tutti gli eventi religiosi e civili che il comitato giubilare aveva programmato.
Incontenibile la gioia e la preghiera di tutti i malati delle diverse case protette che sono state visitate dalle reliquie nelle diverse mattine, accompagnate da Padre Giovanni e da Padre Daniel, frati responsabili del pellegrinaggio delle reliquie. Hanno potuto accostarsi al sacramento della riconciliazione e all’Eucarestia davanti alle reliquie del Santo Patavino.
Toccanti le parole che ci ha donato Fra Paolo Quaranta, ministro provinciale dei Frati minori del Salento, nella celebrazione di accoglienza. Grande la gioia di avere ricevuto dalle mani dell’arcivescovo Michele Seccia il documento ufficiale attraverso il quale la Santa Sede ha indetto l’indulgenza plenaria in occasione dello speciale Anno Antoniano durante il quale la parrocchia Sant’Antonio da Padova festeggia i 50 anni dalla sua erezione.
Ogni iniziativa, celebrazione e veglia è stata partecipata dai parrocchiani ma non solo. Gruppi organizzati ma anche tanti devoti provenienti dai paesi limitrofi hanno affollato la chiesa ogni giorno, per cogliere l’opportunità di grazie e preghiere davanti alle reliquie e mettendosi in ascolto delle prediche di Padre Giovanni e Padre Daniel.
Decine e decine le preghiere di affidamento che i fedeli hanno scritto e che i frati si sono prodigati di portare in basilica a Padova consegnandole al santo direttamente sulla sua tomba. Certi e fiduciosi che la grazia di Dio, per sua intercessione, ci darà la speranza di vivere in pace e grazia l’anno giubilare della nostra parrocchia.