Nel torrido pomeriggio di ieri si sono svolte a San Cesario le esequie di Ettore Weber, lo sfortunato domatore sbranato giovedi scorso dalle sue tigri mentre preparava lo spettacolo per il circo Marina Monti a Triggiano, in provincia di Bari, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova.
Un funerale semplice, sul feretro l’abito di scena e un frustino che lo sfortunato domatore usava negli spettacoli. Non è mancato il pensiero di don Luciano Forcignanò che durante l’omelia ha espresso la vicinanza dell’intera comunità di San Cesario alla famiglia del domatore, esortandoli ad avere una fede forte nel ricordo e fiducia in Dio, poichè un Dio che perdona e che ama non abbandona i suoi figli.
“Era un uomo severo e burbero, Ettore, che ha dimostrato il suo amore per la famiglia insegnando che nella vita sono importanti diversi sacrifici se si crede nel proprio sogno. Partito con una sola valigia, all’età di vent’anni dalla sua famiglia d’origine è riuscito a realizzare il suo sogno di poter fondare un circo, e con gli anni è divenuto uno dei più grandi domatori di tigri”. Con queste parole al termine della celebrazione, i figli hanno tratteggiato il padre, con il monito e il ringraziamento per la sua ultima lezione di vita: portare avanti il proprio sogno ma con attenzione, soprattutto nei momenti in cui tutto sembra essere apparentemente sotto controllo.
Infine il suono del violino e un grande applauso è stato l’ultimo saluto, al sipario di una vita che si è chiusa tragicamente.