«Benedetta tu fra le donne». Ai Santi Angeli Custodi in San Pietro Vernotico la novena dell’Immacolata è una benedizione per il paese.
Nel cuore dell’Avvento, la Chiesa rivolge il suo sguardo filiale e devoto alla Beata Vergine Maria, congiungendo l’attesa messianica con la Solennità dell’Immacolata Concezione, il cui dogma fu proclamato nel 1854 da Pio IX.
In questo tempo in cui continuiamo a sperimentare la nostra fragilità e incertezza nel domani, la Vergine Maria sembra agire quasi in controtendenza rispetto alle normative anti Covid.
Ella, infatti si “alza e viene in fretta” per incontrare ciascuno di noi nella nostra paura, debolezza e malattia.
Come Elisabetta, anche noi esclamiamo a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo». È proprio il sussulto di Gesù nel grembo di Maria che batte all’unisono con i nostri cuori affranti dal dolore, dal lutto e dalla disperazione a seminare i fragili ma benedetti germogli di speranza per l’intera umanità.
Con un duplice appuntamento giornaliero, la comunità dei Santi Angeli Custodi in San Pietro Vernotico si stringe attorno alla Vergine Maria, l’umile ancella che Dio ha scelto fin dall'eternità a essere Madre del Figlio Suo, Gesù.
Nei vari appuntamenti novenari si medita sul grande mistero della benedizione divina che ha inondato l’intera storia della salvezza fino a raggiungere la nostra storia e il nostro tempo. Una benedizione che riecheggia nei vari ambiti del tessuto cittadino coinvolgendo diverse categorie sociali che in questi mesi hanno sofferto per la recente pandemia. Parrucchieri, estetisti, associazioni sportive e di volontariato, movimenti culturali, scuole di danza e di canto, commercianti e istituzioni civili e militari hanno accettato l’invito del parroco don Vincenzo Martella per pregare insieme la Vergine Maria e chiedere la sua materna protezione.
«Ave, Maria: Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!» Suo Figlio Gesù Cristo reca all'umanità la pienezza della benedizione divina in questo periodo di incertezza e di difficoltà: queste parole possono infonderci coraggio, fede, speranza.
Il germoglio che spunta dal grembo di Maria, dopo aver sostenuto le speranze del popolo d’Israele esorta anche noi a far rifiorire la speranza nella comunità parrocchiale e cittadina.
Continuiamo il nostro cammino di Avvento portando nel cuore la bellezza di un Dio che benedice tutti e come esorta il Santo Padre: «dobbiamo benedire tutto in Lui, tutta la gente, benedire Dio e benedire i fratelli, benedire il mondo: questa è la radice della mitezza cristiana, la capacità di sentirsi benedetti e la capacità di benedire».