Si è tenuta ieri a Squinzano la cerimonia di ingresso del nuovo amministratore parrocchiale della comunità di Maria Regina don Vanni Bisconti.
Don Vanni, il cui ultimo incarico è stato quello di viceparroco presso le parrocchie di San Nicola e Mater domini, scorrendo la sua vita sacerdotale, ha definito sui social questo nuovo inizio la sua venticinquesima ora, ringraziando il Signore per l’opportunità che gli viene data e ripromettendosi di lavorare per la maggiore Sua gloria.
Mons. Michele Seccia, che ha presieduto la cerimonia, ha sottolineato come una comunità abbia “bisogno del buon pastore che si prende cura del suo popolo. Questo è il senso del parroco e dell’amministratore parrocchiale, termini diversi indicano situazioni contingenti, la missione e la responsabilità sono identiche. Con il verbo amministrare non ci si riferisce solo ai beni materiali, di cui qualcuno pur deve prendersi cura, ma si devono amministrare i beni spirituali, i sacramenti, in primis l’eucarestia. Quando la comunità si riconosce intorno alla mensa del Signore, l’insegnamento che ascoltiamo nella Parola di Dio attende di diventare vita per noi; non siamo lebbrosi, ma abbiamo bisogno di essere guariti perché la lebbra di ieri corrisponde ad una malattia contagiosa di oggi che serpeggia nel mondo e forse anche nella chiesa, perché non siamo ancora Santi, non siamo perfetti, ma dobbiamo tendere alla perfezione. Noi siamo intorno ad una parola che ci convoca e in tutto questo da stasera, anche con il nome di amministratore, don Vanni diventa il responsabile. È importante che la radice da cui si alimenta la pianta che è la famiglia parrocchiale diventi l’eucarestia”.
“Don Vanni - ha concluso Seccia rivolgendosi al nuovo amministratore parrocchiale -, tu che vieni da altre esperienze, soprattutto quella dell’oratorio, porta nel tuo cuore e trasmetti alla comunità questo modo di essere famiglia. Il consiglio pastorale e tutti gli organismi, quando cambia il parroco decadono, ma la parrocchia non può rimanere in balia di sé stessa. L’amministratore parrocchiale, conoscendo la realtà, darà le indicazioni e si continuerà il cammino. Questa comunità, avendo compiuto 50 anni dovrebbe essere già matura, continuiamo quindi ad andare avanti intorno alla mensa eucaristica e alla mensa domestica. E, a voi genitori, il mio invito è quello di sfruttare la tavola da pranzo per trasmettere la fede e abituare i vostri figli a fare il segno della croce prima di mangiare.”
Dopo la fine della cerimonia ci si è riuniti per un momento di convivialità nel salone parrocchiale attiguo alla chiesa.