Bambini, ragazzi, genitori, adulti, anziani, sacerdoti, pubblici amministratori, hanno accolto con gioia l'arrivo dell'arcivescovo Michele Seccia, presso l'oratorio di Torchiarolo, per la tanto attesa inaugurazione e benedizione.
Prima delle 17 è iniziato il rito di inaugurazione sotto il porticato dell'oratorio stesso, proceduto poi con il taglio del nastro, la scopertura della lapide che ne ricorda l'evento storico e il giro di benedizione e aspersione con l'acqua santa, di tutta la struttura e l'intitolazione di alcune sale. Al termine del giro di benedizione, l'arcivescovo ha scoperto e inaugurato, l'imponente Crocifisso in cartapesta donato da Giuseppe Orlando, l'autore.
È poi iniziata la solenne celebrazione eucaristica, all'interno del teatro dell'oratorio, gremito di fedeli anche all'esterno. L'arcivescovo ha esternato la gioia del traguardo raggiunto dalla comunità di Torchiarolo, invitando a trovare il modo giusto per continuare la vita di quest'opera di cui la vera sfida inizia proprio ora che va abitato, vissuto, guidato. Un sogno che diventa realtà, come lo ha definito il parroco don Gaetano Tornese, nel saluto iniziale della celebrazione, rivolgendo un ringraziamento particolare al predecessore don Daniele Fazzi, al quale è nata l'idea di questo oratorio. San Giovanni Paolo II, a cui è stato dedicato l'oratorio e Zaccheo, sono state le due figure che hanno accompagnato questa giornata e il presule ha mostrato come l'oratorio, sia ciò che viene dopo la discesa dal sicomoro, ovvero, luogo e tempo di incontro con il Signore, per crescere insieme ed edificare l'intera società e il futuro delle nuove generazioni. Tanti i sacerdoti che hanno concelebrato: oltre al parroco e al viceparroco, don Daniele Fazzi, già parroco di Torchiarolo, mons. Nicola Macculi, già amministratore parrocchiale di Torchiarolo, mons. Antonio Montinaro, economo diocesano, don Sabino Perillo, già viceparroco, don Rudi Piccolo originario del paese, Padre Vincenzo Caretto, don Luca Nestola, responsabile diocesano degli oratori, don Alessandro Mele, direttore della pastorale giovanile diocesana e il diacono Achille Giglio.
Al termine della celebrazione è stata data lettura del verbale, firmato poi dal vescovo, e dai testi officianti. A seguire l’arcivescovo è stato intervistato dai ragazzi di Radio Torchiarolo, i quali gli hanno chiesto quale fosse la felicità di un vescovo e cosa lui si aspetta dall'oratorio di Torchiarolo. Successivamente si è tenuto un incontro di racconto storico e breve presentazione del lavoro fatto negli anni. Don Gaetano ha rivolto i ringraziamenti e a seguire hanno preso la parola don Daniele Fazzi, che ha raccontato come nacque l'idea dell'oratorio e come si è sviluppata; Giuseppe Tondo presidente dell'oratorio, che ha fatto un excursus storico dei lavori, dei volti e delle storie che hanno caratterizzato la preparazione dell'oratorio; il sindaco Elio Ciccarese, il quale ha parlato anche a nome delle amministrazioni precedenti, l'architetto e direttore dei lavori Giampiero Quarta, che ha raccontato la sua vocazione oratoriale, il preside Antonio De Blasi, il quale ha firmato il protocollo d'intesa tra scuola, parrocchia e oratorio, presentato dall'ing. Mario Leo, direttore dell'oratorio.
Ha concluso l'arcivescovo con un ennesimo invito a non arrendersi mai e a crescere sempre di più insieme nel nome del Signore, prendendo esempio da tanti santi fondatori di oratori e ha dato la benedizione finale. A seguire un momento di festa all'esterno con musica e agape fraterna. Un momento di distensione per tutti, compreso il vescovo che si è messo a giocare a biliardino con bambini e ragazzi, da vero e proprio amico, padre e fratello di tutti.
Un ringraziamento a tutti i donatori, i volontari, i lavoratori, che hanno contribuito e permesso la riuscita di questa meravigliosa serata di festa che ha segnato la storia di Torchiarolo.