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Venerdì scorso l’amministrazione comunale di Trepuzzi, su proposta dell’Accademia del Santino, ha organizzato un convegno dal titolo “Cosimo De Giorgi (1842-1922). Uomo di scienza e di cultura. Insigne studioso della terra del Salento”.

 

 

 

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Taurino, del presidente del consiglio comunale Anna Maria Capodieci, di Giacomo Fronzi, consigliere comunale delegato alle politiche culturali e di Alessandro Capodieci, consigliere comunale delegato al turismo e ai rapporti con le associazioni, sono intervenuti Salvatore Elia, esperto di storia locale), Mario Spedicato, già ordinario di Storia moderna e attualmente presidente della Società di Storia patria di Lecce e Franco Mastrolia, docente di Storia economica).

L’appuntamento, coordinato da Anna Blasi, presidente dell’Accademia del Santino di Trepuzzi, ha inteso celebrare, nel centenario della morte, una figura eccezionale, un intellettuale multiforme che ha indubbiamente contribuito a costruire l’identità culturale del nostro territorio. Nella sua vastità di interessi e nella sua proteiforme produzione, con Cosimo De Giorgi, ha sottolineato Giacomo Fronzi, siamo al cospetto di uno studioso di primo piano, pienamente consapevole della funzione storica che è stato chiamato a svolgere e del proprio ruolo “inaugurale” rispetto a molte successive ricerche che saranno condotte nel Salento.

Per come ha detto Mario Spedicato, l’iniziativa trepuzzina - che si è conclusa con la scopertura di una targa commemorativa generosamente offerta dalla ditta Edil Restauro di Squinzano e che verrà apposta in via Cosimo De Giorgi - ha, di fatto, dato avvio all’anno “degiorgiano” nella nostra provincia e alle celebrazioni che speriamo possano essere organizzate nei prossimi mesi in tutto il territorio salentino.

L’amministrazione comunale di Trepuzzi, grazie anche alla sensibilità dell’Accademia del Santino, ha quindi fatto da avanguardia rispetto alle diverse iniziative che, auspicabilmente, altre istituzioni vorranno sostenere, nella consapevolezza che il debito di riconoscenza che il nostro territorio ha nei confronti di Cosimo De Giorgi è talmente rilevante da non poter essere estinto.

 

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