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La comunità di Acquarica di Lecce si prepara a vivere un giorno di tradizione e forte devozione che prenderà vita, con festeggiamenti religiosi e civili, il prossimo 21 agosto, in occasione della ricorrenza del santo patrono San Gregorio Nazianzeno.

 

La festa patronale è un giorno particolare che raduna tutta la comunità intorno all’altare per celebrare l’Eucarestia insieme ai santi, in modo particolare il santo patrono, che la Chiesa propone come testimoni luminosi della fede, sia per la loro generosa risposta alla chiamata del Signore, sia perché hanno vissuto una vita pienamente coerente al Vangelo. La comunità di Acquarica di Lecce celebra il 21 agosto uno dei grandi Padri della Chiesa, San Gregorio Nazianzeno, che ha messo al centro della sua vita la Santissima Trinità e la divinità di Cristo, lasciando un grande tesoro e rafforzando la Chiesa del IV secolo” così don Valentin Diac, parroco della frazione di Vernole, argomenta questo giorno di feste.

Non è solo un giorno in cui rievocare una antica tradizione per i fedeli di Acquarica di Lecce, ma anche un giorno di riflessione, come don Valentin ci tiene a precisare: “Sorge spontanea la domanda: ‘Cosa lasceremo noi alla Chiesa?’. Se ci guardiamo intorno un velo di tristezza ci avvolge vedendo che le luminarie, le parature esterne, pur importanti, valgono di più dell’Eucarestia; che celebrare due volte l’eucaristia è pesante, ma non lo è trascorrere ore camminando fra le bancarelle. ‘Cosa lasceremo noi alla chiesa?’. Ecco l'invito che ci rivolge San Gregorio Nazianzeno: ‘finché ci è dato di farlo, visitiamo Cristo, curiamo Cristo, alimentiamo Cristo, vestiamo Cristo, ospitiamo Cristo, onoriamo Cristo, non solo con la nostra tavola, come alcuni hanno fatto, poiché il Signore di tutti vuole la misericordia e non il sacrificio, e poiché la misericordia vale più di migliaia di grassi agnelli, offriamogli appunto questa nei poveri e in coloro che oggi sono avviliti fino a terra. Così quando ce ne andremo di qui, verremo accolti negli eterni tabernacoli, nella comunione con Cristo Signore, al quale sia gloria nei secoli’. (Disc. 14 sull’amore ai poveri) E tutto questo noi facciamo non per un capriccio o per un’idea filosofica o per una logica umana nata da un bisogno sociale, ma perché essendo cristiani abbiamo capito che ‘per noi vi è un Dio, il Padre, da cui è tutto; un Signore, Gesù Cristo, per mezzo di cui è tutto; e uno Spirito Santo, in cui è tutto’ (Discorso 39,12)”.

Tra gli appuntamenti di maggior rilievo di questa giornata, la celebrazione con l’arcivescovo Michele Seccia alle 18 presso la chiesa madre, al termine della quale avrà inizio la processione per le vie del paese. Le vie principali del paese sono state addobbate dalla ditta “Marianolight”, in serata si esibirà la banda “Città di Terra d’Otranto”.

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