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Da domani fino a domenica 15 dicembre la comunità parrocchiale di San Giovanni Battista in Lecce vivrà l’esperienza della Visita Pastorale. Sesta tappa del “pellegrinaggio” cittadino dell’arcivescovo Michele Seccia.

 

 

 

 

Una Santa Visita è sempre un avvenimento per la storia della parrocchia, ma soprattutto per la vita spirituale delle persone che vivono l’esperienza della comunità parrocchiale. È un momento di grazia e di ascolto: di grazia perché siamo sicuri che la presenza del pastore ci porterà a vivere con più intensità l’unità tra di noi e con il nostro pastore; di ascolto perché ascolteremo la Parola spiegata dal successore degli apostoli e faremo tesoro dei consigli sulle linee da seguire nel vivere da cristiani in questo mondo così secolarizzato.

La nostra comunità vive in una zona di periferia della città con tanti problemi quali: la disoccupazione, la mancanza di negozi, denatalità, la delinquenza, ecc… Fino a qualche anno fa il nostro, era considerato un quartiere pericoloso vista la presenza di micro e macro criminalità; ora, grazie a Dio, il clima sta cambiando: c’è la presenza di varie attività di volontariato, esiste il teatro di quartiere, una scuola primaria e media molto efficienti e la parrocchia che ha contribuito non poco alla rivalutazione del quartiere.

Abbiamo puntato molto, come comunità parrocchiale, sull’essere nella zona un presidio di carità e soprattutto nell’apertura ai cosiddetti “lontani”, ad essere “un ospedale da campo”. Abbiamo abbellito il quartiere con i murales, si è creata la “Casa San Giovanni” che offre un tetto a 10 donne senza fissa dimora, si accolgono nei locali parrocchiali i pellegrini della Via Francigena, abbiamo la collaborazione di diciotto amici che hanno qualche problema con la giustizia e che fanno volontariato, un gruppo di medici che si è reso disponibile per i bisognosi ed ogni domenica si offre il pranzo a famiglie indigenti.

Dal punto di vista religioso le persone che partecipano alla vita della parrocchia non sono moltissime, appena il 5%, ma coloro che la vivono sono sempre più coscienti della loro missione di battezzati, di dover vivere la testimonianza della comunione, di essere missionari. Non ci interessa il proselitismo, ma donare alle persone la possibilità di essere una famiglia che sa di essere amata da un Dio che è Padre.

 

*parroco di San Giovanni Battista in Lecce

 

 

 

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