Un gruppo di ricercatori salentini, studiosi della seconda guerra mondiale e dell’Olocausto, nei primi giorni del conflitto russo-ucraino, hanno scritto una lettera al Santo Padre Francesco (LEGGI) nella quale gli hanno espresso tutta la loro solidarietà e la vicinanza, in questo periodo di odio e di violenza contro il genere umano nel quale, la guerra-carneficina, si sta abbattendo sull’Europa mettendo fratello contro fratello.
Così come avvenne più di ottant’anni fa quando Stalin riuscì a creare la grande Unione Sovietica annettendo Stati indipendenti con una loro storia, tradizione, cultura e religione come Lettonia, Estonia, Lituania, Crimea e Bielorussia, anche oggi Putin sta facendo ripiombare la nazione russa ed il popolo russo, nella stessa situazione del passato trovando ogni “buona” giustificazione per attaccare e schiacciare popoli, come in questo caso quello ucraino, sovrano ed indipendente culturalmente e religiosamente. Con la guerra, chi ne paga le conseguenze, sono sempre e soltanto bambini, donne e uomini innocenti.
Ecco perché Donato Maglio, Raffaele Danese, Lorenzo Ingusci e Katia Re, hanno abbracciato la sofferenza di tanti sofferenti che sono schiacciati dal peso delle bombe e dell’assedio e, nello stesso tempo, si sono uniti al dolore del Santo Padre che si sta spendendo per la fine della guerra e per il bene dell’umanità.