Ricorre domani 29 maggio la memoria liturgica di San Paolo VI papa, proclamato santo il 14 ottobre scorso da Papa Francesco. E la città di Taranto che conserva immutata memoria del grande Papa che volle celebrare nel 1968 il Natale con gli operai del siderurgico, lo festeggia per la prima volta da santo.
Per l’occasione la parrocchia Santa Maria del Galeso, nel quartiere Paolo VI, retta da don Salvatore Magazzino, ha voluto dedicargli una monumentale statua in cartapesta, realizzata a tempi da record dal maestro cartapestaio Marco Epicochi e, ieri sera l’opera sacra è stata benedetta dall’arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro durante la celebrazione eucaristica nella festa della titolare della chiesa e dopo aver amministrato il sacramento della Cresima.
Nell’icona plastica dai tratti somatici inconfondibili, compreso il verde degli occhi non facile da decifrare attraverso le immagini rimaste, la riproposizione degli abiti liturgici utilizzati dal pontefice santo in quella indimenticabile veglia di Natale all’Italsider (poi divenuta Ilva).
La data scelta dalla Congregazione dei Santi è quella in cui Giovanni Battista Montini, nato il 26 settembre 1897 a Concesio (Brescia), fu ordinato sacerdote, il 29 maggio 1920.
Uniti al decreto che fissa la data della memoria liturgica al 29 maggio sono stati pubblicati anche i testi da aggiungere nei libri liturgici (calendario, messale, liturgia delle ore, martirologio). L’orazione colletta fa risuonare ciò che Dio ha compiuto nel suo fedele servitore: «hai affidato la tua Chiesa alla guida del papa San Paolo VI, coraggioso apostolo del Vangelo del tuo Figlio», e gli chiede: «fa’ che, illuminati dai suoi insegnamenti, possiamo cooperare con te per dilatare nel mondo la civiltà dell’amore». Sono qui sintetizzate le principali caratteristiche del suo pontificato e del suo insegnamento: una Chiesa, che appartiene al Signore (Ecclesiam Suam), dedita all’annuncio del Vangelo, come ricordava nell’Evangelii nuntiandi, chiamata a testimoniare che Dio è amore.