Lo sviluppo del contrasto alla povertà passa anche dall'operazione di soddisfacimento totale dei bisogni delle persone in difficoltà al bisogno della crescita interiore.
Di questi tempi non è facile parlare di Africa. La paura e l’intolleranza alimentate da slogan vuoti e populisti spesso prevalgono sul naturale istinto di accoglienza e di vicinanza verso il prossimo tipico dell’essere umano.
Mercoledì scorso si è tenuta, presso la Casa della Carità, la terza giornata di uno dei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (già Alternanza scuola-lavoro) che il Liceo Scientifico “Banzi” di Lecce ha deciso di realizzare in collaborazione con il Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento.
Riprende all’interno della Casa della Carità di Lecce la Scuola di poesia: uno spazio culturale di interazione tra giovani ed ospiti per riuscire a fare dell’arte un’occasione di riflessione costruttiva sulla vita ed un supporto meraviglioso all’inclusione sociale.
Ormai si sa, la Casa della carità di Lecce rappresenta un punto di riferimento per decine di persone che vivono condizioni di disagio.
“…Tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”. (Mt 25,31-46). Iniziare a raccontare una persona con una citazione evangelica è emozionante ma mi sembra appropriato perché oggi parleremo di e con il diacono Mario Renna che opera nel segno di Matteo 25.