I leader religiosi ucraini hanno accolto con favore l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che nei giorni scorsi ha chiesto una pausa umanitaria di quattro giorni per la Settimana Santa che inizi giovedì 21 e duri fino a domenica 24 aprile in modo da consentire le celebrazioni della Pasqua cristiana, la Pasqua ebraica e il Ramadan musulmano e l’apertura di una serie di corridoi umanitari.
Lo hanno detto i membri del Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose durante un incontro con il sottosegretario generale delle Nazioni Unite Martin Griffiths che si è svolto il 19 aprile online. Martin Griffiths - secondo quanto oggi riporta l’agenzia ucraina Risu - ha affermato che il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto la fine delle ostilità durante le festività religiose per aprire corridoi umanitari per Mariupol, Kherson, Donetsk, Luhansk e altre città, sottolineando l’importanza di permettere l’evacuazione della popolazione civile da queste regioni in luoghi più sicuri in Ucraina e fornire cibo, acqua, medicine e soccorso ai feriti. Da parte loro, i membri del Consiglio panucraino hanno chiesto alla leadership delle Nazioni Unite di intraprendere un’azione più decisiva per porre fine alla guerra.
I rappresentanti religiosi ucraini hanno sottolineato che le Nazioni Unite sono nate dopo la Seconda Guerra mondiale per prevenire il ripetersi di tali catastrofi mondiali. Invece, oggi l’Ucraina e il mondo intero stanno subendo un’azione militare della Russia, che “deve essere fermata”. Inoltre, i rappresentanti del Consiglio panucraino delle Chiese ha espresso gratitudine per il fatto che i loro appelli per stabilire una tregua durante le festività religiose e per stabilire un corridoio umanitario per Mariupol e altre città siano stati ascoltati e sostenuti dalla leadership delle Nazioni Unite.