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Cresce nel mondo il mercato degli articoli religiosi prodotti in Italia. È infatti molto apprezzato anche all’estero il “made in Italy” per crocifissi, rosari, immagini sacre, paramenti per la liturgia, arredi per le chiese e abbigliamento per il clero.

 

 

 

Lo stop dei pellegrinaggi e del turismo religioso dovuto alla pandemia ha duramente colpito negli ultimi due anni questo settore produttivo, che in Italia contava all’inizio del 2020 circa 3mila aziende produttrici, soprattutto artigianali e a carattere familiare, e circa 700 negozi e rivenditori al dettaglio, per un totale di diverse migliaia di posti di lavoro e un fatturato annuo complessivo di circa 500-700 milioni di euro.

Ora finalmente questo mercato è pronto a ripartire nel nostro Paese e in tutto il mondo. È quanto segnala “Devotio 2022” (LEGGI), la fiera internazionale per il mondo religioso, giunta alla terza edizione, che si svolgerà dal 19 al 21 giugno a BolognaFiere. Un segnale positivo è la crescita della partecipazione a questa manifestazione: sono infatti previsti ben 193 espositori (rispetto ai 176 dell’edizione 2019), provenienti dall’Italia e da altri 15 Paesi, su una superficie totale di 15mila metri quadrati (11mila nel 2019).

“Questa fiera vuole rappresentare il momento della ripartenza per il settore degli articoli religiosi in Italia, dopo il durissimo periodo degli ultimi due anni che ha visto anche le aziende di questo comparto in grande difficoltà, ma che ora sono pronte a tornare sul mercato interno e internazionale con nuovi prodotti”, ha confermato Valentina Zattini, exhibition manager di Devotio. Con l’esposizione prenderà il via anche il programma culturale “Devotio Lab” con convegni e mostre.

 

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