0
0
0
s2sdefault

Al termine del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai vescovi e ai sacerdoti della Sicilia ricevuti ieri in udienza li ha invitati a custodire la pietà popolare e ad educarla, ricordando "quanto diceva San Paolo VI: allontanarla da ogni gesto superstizioso ma anche prendere quella sostanza che ha dentro".

 

 

 

Quindi ha messo in guardia dal chiacchiericcio, "una peste che distrugge la Chiesa, distrugge le comunità, distrugge l’appartenenza, distrugge la personalità". Poi l'invito a favorire la riforma liturgica a sessant'anni dal Concilio: “Io non vado a Messa lì, ma ho visto delle fotografie. Io parlo chiaro, eh? Ma carissimi, voi ancora i merletti, le monete …: ma dove stiamo? Sessant’anni dopo un Concilio? Un po’ di aggiornamento anche nell’arte liturgica, nella moda liturgica! Sì, alle volte portare qualche merletto della nonna va, ma alle volte… È per fare un omaggio alla nonna, no? Avete capito tutto, no? Avete capito. È bello fare omaggio alla nonna, ma è meglio celebrare la madre, la Santa Madre Chiesa, e come la Madre Chiesa vuole essere celebrata. E che la insularità non impedisca la vera riforma liturgica che il Concilio ha mandato avanti. E non rimanere quietisti.

 

Forum Famiglie Puglia