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Aggio fatto ‘nu voto ‘a Maronna d’a neve/ si me passa ‘sta freve, oro e perle Le do”. Sono due canzoni di autori napoletani: Gigi D’Alessio e la seconda, scritta nel 1934, da Libero Bovio, il motivo parla di un voto fatto alla “Maronna d’a neve”.

 

 

 

Anche se nata a Napoli, la canzone, fa riferimento a uno dei titoli tipicamente “romani” della Vergine Maria, la “Madonna della Neve”, che la Chiesa celebra il 5 agosto. Infatti, Roma, si prepara a venerare ed invocare La “Madonna della Neve”, il prossimo 5 agosto.

Nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, in particolare ci si prepara a festeggiare, l’anniversario della sua Dedicazione e la storica solennità della Madonna della Neve. Torna la tradizionale “nevicata” in memoria dell’evento miracoloso avvenuto nel IV secolo, nel 358 d.C., sotto il pontificato di Papa Liberio. In quel tempo, la Madonna apparve in sogno al Papa e al patrizio Giovanni, chiedendo loro di costruire una chiesa nel luogo che gli avrebbe indicato. Al loro risveglio, in pieno agosto, il Papa e il patrizio trovarono l’Esquilino ricoperto di neve. Era il segno che aspettavano. Lì sorse la chiesa dedicata alla Madonna e l’evento passò alla storia come “il miracolo della neve”. Ogni anno, il 5 agosto, si svolge una festa per celebrare la ricorrenza e una Messa solenne per omaggiare la Vergine Maria. I fedeli, i romani e i turisti, quest’anno, all’interno del cortile delle Basilica, potranno gustare anche un gelato speciale, chiamato “nevicata”, creato per l’occasione dai maestri gelatieri di Antica Gelateria del Corso. Un gelato al gusto di limone con topping all’arancia, zenzero e nevicata di meringa, che anche Papa Francesco ha potuto degustare al suo rientro dal viaggio in Canada.

La rievocazione storica del miracolo della Madonna della neve all’Esquilino si svolgerà a partire dalle 21. Ideatore e curatore dell’evento sarà, come ogni anno dal 1983, l’architetto Cesare Esposito. Proiezioni, giochi di luce, letture, musiche, la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri e un soprano e un tenore allieteranno tutti i presenti. L’evento, dedicato anche quest’anno, come l’anno scorso, a Papa Francesco, si concluderà a mezzanotte con fiocchi di neve, simbolo di pace, che discenderanno dal cielo e imbiancheranno il suolo del piazzale antistante la Basilica, creando uno spettacolo imperdibile.

Il culto è molto sentito. Oggi in Italia si contano 152 edifici sacri fra chiese, santuari, basiliche minori intitolate alla Madonna della Neve. Ogni regione ne possiede una notevole quantità, in particolare concentrate su zone dove la neve non manca; le regioni che primeggiano sono: il Piemonte con 31, la Lombardia con 19, la Campania con 17. Nel napoletano il culto e la celebrazione sono molto solenni, coinvolgendo le comunità di fedeli con manifestazioni esterne e folcloristiche. E c’è anche il Salento in questa speciale classifica. A Strudà, per esempio, è addirittura la patrona (LEGGI).

 

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