“Convinta vicinanza alle vittime di abusi” e “posizione senza ambiguità”. A ribadire il fermo impegno della Chiesa italiana nella lotta agli abusi su minori è una nota della Cei a seguito di alcune illazioni contenute in un articolo di stampa.
“L’articolo pubblicato su un quotidiano (LEGGI) circa le azioni della Chiesa in Italia contro la piaga degli abusi su minori ci obbliga ad alcune precisazioni perché tocca elementi fondanti che non possono e non devono essere travisati in alcun modo”, esordisce il documento Cei.
“Innanzitutto, ribadiamo sincera e convinta vicinanza alle vittime di abusi dolorosi e confermiamo la posizione della Chiesa in Italia che è senza ambiguità: chi effettua una segnalazione non può essere sottoposto ad alcun vincolo (cfr Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, n. 5.13)”.
Inoltre, si legge ancora nella nota, “viene rigettata la ricostruzione relativa a un ‘silenzio comprato’, poiché, nel contesto di una vicenda già nota all’opinione pubblica, qualsiasi presunta offerta non avrebbe potuto generare tale risultato”. La nota richiama infine quanto molto chiaramente espresso da Papa Francesco nel Discorso rivolto alla Curia romana per gli auguri di Natale il 21 dicembre 2018: “È innegabile che alcuni responsabili, nel passato, per leggerezza, per incredulità, per impreparazione, per inesperienza - dobbiamo giudicare il passato con l’ermeneutica del passato - o per superficialità spirituale e umana hanno trattato tanti casi senza la dovuta serietà e prontezza. Ciò non deve accadere mai più. Questa è la scelta e la decisione di tutta la Chiesa”.
Questa, conclude il documento, “è la scelta e l’impegno della Chiesa in Italia”.