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In occasione dell’incontro domenicale di ieri in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha richiamato la bellezza della preghiera semplice e soprattutto delle giaculatorie, come “rimedio di preghiera nella vita frenetica”.

 

 

 

Il vangelo della domenica ha riportato l’esortazione di Gesù sulla “necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai”, mentre invece non si trova il tempo per farlo. Papa Francesco per sovvenire alla frenesia della vita ha suggerito “una pratica spirituale sapiente, anche se oggi un po’ dimenticata”, osservata in particolare dagli anziani: quella della recita delle giaculatorie, “brevissime preghiere, facili da memorizzare” che si possono “ripetere spesso durante la giornata, nel corso delle varie attività, per restare “sintonizzati” con il Signore”.

Il Santo Padre ha voluto fare anche qualche esempio: “Appena svegliati possiamo dire: Signore, ti ringrazio e ti offro questa giornata, questa è una piccola preghiera. Poi, prima di un’attività, possiamo ripetere: Vieni, Spirito Santo; e tra una cosa e l’altra pregare così: Gesù, confido in te e ti amo. Piccole preghierine ma che ci mantengono in contatto con il Signore”.

Se il Vangelo della domenica aveva richiamato la necessità di una preghiera incessante, Papa Francesco ha voluto recuperare dalle religiosità popolare la preghiera in giaculatorie, semplice e soprattutto spontanea, non ruba del tempo a chi già non ne ha e permette una costante comunione con il buon Dio.

 

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