"La radio ha questo di bello, che porta la Parola anche nei posti più sperduti". Con queste parole Papa Francesco, si è unito con un tweet alle celebrazioni per la giornata mondiale della radio, che l'Unesco ha indetto per il 13 febbraio di quest’anno come ogni anno.
Era il 1946 e andava in onda, il 13 febbraio, il primo notiziario Onu, sulle frequenze di Uno News, che ancora adesso informa quotidianamente in 8 lingue, tutto il mondo.
Papa Francesco ama la comunicazione, e la reputa un luogo di incontro, di comunione, per comunicare il fascino dell'avventura cristiana. "La radio, come gli altri media, si evolvono - ha detto il Papa - se puntano alla persona, alla realtà e verità della sua vita".
La radio rappresenta il mezzo di comunicazione per eccellenza, per informazioni di protesta, contro la criminalità organizzata.
È stata fondamentale, come veicolo di messaggi, durante i periodi di guerra. Pensiamo ad esempio a Radio Aut, utilizzata da Peppino Impastato per avviare una vera e propria azione educativa antimafia, della sua comunità.
La radio, un mezzo di comunicazione straordinario, democratico, inclusivo, flessibile e penetrante, grazie alla capacità di raggiungere chiunque, ovunque e in qualsiasi momento della giornata.
Una radio, pur piccola, economica, consente di accedere all'intera offerta radiofonica e con essa tutta la cultura veicolata, in modo libero e a basso costo, anche nelle aree più povere del pianeta.