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L'antropologia cristiana promuove un'etica aperta al futuro, con un atteggiamento verso la scienza e la tecnologia fondamentalmente fiducioso e disponibile.

 

 

 

È di grande importanza, il dialogo già iniziato tra gli esperti di tecnologia e i ricercatori in scienze sociali che, viene auspicato, dovrebbe estendersi fino a includere riflessioni in campo filosofico e teologico con beneficio per tutti.

 

Papa Francesco, parlando dell’intelligenza artificiale, l’ha definita “nuova frontiera”, che stringe in un rapporto complesso l’uomo e la macchina. Riguardo alle nuove tecnologie, la Chiesa è chiamata ad un contributo di riflessione perché ciò che è automatico sia a servizio, senza ledere la dignità della persona.

Mons. Paglia ha affermato, durante un discorso presso l’Accademia della vita: “Dalle tracce digitali disseminate in internet, gli algoritmi estraggono dati che consentono di controllare abitudini mentali e relazionali, per fini commerciali o politici, spesso a nostra insaputa. Questa asimmetria, per cui alcuni pochi sanno tutto di noi, mentre noi non sappiamo nulla di loro, intorpidisce il pensiero critico e l’esercizio consapevole della libertà. Le disuguaglianze si amplificano a dismisura, la conoscenza e la ricchezza si accumulano in poche mani, con gravi rischi per le società democratiche”.

Il Papa, desidera e sprona la scienza a far sì che la persona, immagine di Dio, sia il centro e non il margine di ogni conquista umana. Nel caso degli apparati tecnologici questo vuol dire che non basta la coscienza di chi li inventa, ma serve formare pure quella di chi li usa.

Una curiosità, riguardante l’intelligenza artificiale che, in questi giorni sta facendo notizia, riguarda un nuovo strumento, sviluppato da una società nota come MyHeritage e battezzato "Deep Nostalgia", che in collaborazione con D-ID, una compagnia di elaborazione delle immagini e specializzata nel deep learning, consente di "riportare in vita" le foto dei propri antenati.

Il tutto avviene attraverso un processo che ottimizza, affina ed anima qualsiasi immagine caricata. Emblematico è l'esempio che potete trovare in apertura, in cui un'iconica foto di Abramo Lincoln prende vita. Deep Nostalgia però può essere usato per le foto dei propri antenati ed utilizza l'intelligenza artificiale concessa in licenza da D-ID per creare l'effetto movimento nelle immagini. Come osservato da The Verge, però, il tool è anche in grado di scattare foto da qualsiasi fotocamera per poi portarla in vita. Lo scopo di Deep Nostalgia è di consentire alle persone di caricare foto di persone care defunte per rivederle in "azione".

Il funzionamento è molto semplice: basta semplicemente registrarsi gratuitamente a MyHeritage e caricare una foto. A questo punto entra in gioco il sistema d'intelligenza artificiale che migliora la foto prima di animarla e creare una gif. Nelle FAQ gli sviluppatori sottolineano che le immagini non vengono fornite a nessuna terza parte ed al termine del processo di animazione vengono cancellate.

 

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