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La Domenica delle Palme celebra l’entrata di Gesù a che fu accolto dalla popolazione con rami di palma - chiamati, fenice, emblema di vittoria -, con i quali la folla lo acclamava Gesù, Messia, e re di Israele, liberatore del suo popolo. Successivamente la Chiesa considerò la palma come simbolo della vittoria di Cristo e di tutti coloro che avrebbero subìto il martirio. 

 

 

A Lecce, come in altri luoghi, oggi, sabato precedente la domenica di passione, si svolge la fiera di San Lazzaro: un appuntamento annuale dove i rami di palma o di olivo si propongono per la celebrazione della domenica successiva. 

Lungo la strada che conduce alla chiesa di San Lazzaro e nello slargo adiacente  si dispongono le bancarelle che vendono ormai ogni genere di merce (abbigliamento, casalinghi, dolciumi, etc.), ma prevalentemente le foglie di palme, quelle interne non ancora schiuse e di colore giallo pallido, intrecciate dalle abili mani di chi riesce a ricavare semplici croci o panierini, secondo l’estro; in alternativa si trovano rami d’olivo. Ormai rare le trénule, raganelle, e le marange, arance amare, che anticipavano il rito della Settimana santa.

 

PER APPROFONDIRE

Barletta R., Quale santo invocare. Feste e riti del calendario popolare salentino, Lecce, Ed. Grifo, 2013.

 

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