La Chiesa di Lecce si prepara alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva. Come ogni anno, infatti, questo è il tempo in cui i sacerdoti e i diaconi si riuniscono insieme al loro pastore, l’arcivescovo Michele Seccia, per gettare le basi di un nuovo anno pastorale che li vedrà essere guide sagge e premurose delle comunità loro affidate.
Saranno, pertanto tre i giorni stabiliti (29-30-31 agosto) nei quali il presbiterio leccese si ritroverà presso l’aula magna dell’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano “don Tonino Bello” di via Umbria per mettersi in ascolto e confrontarsi sugli spunti di riflessione e sulle provocazioni che verranno loro forniti dal prof. Riccardo Battocchio, presidente dell’Associazione teologica italiana (Ati) e rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma.
Lunedì 29 agosto i partecipanti si ritroveranno alle 9 per la preghiera e l’introduzione dei lavori cui farà seguito, alle ore 10 la relazione dal titolo: “Chiesa convocata e Chiese convocate in Sinodo. Le diverse articolazioni di un cammino condiviso”. Alle 11.15, dopo il break, la divisione nei cantieri e alle 12 la restituzione dei lavori di gruppo.
Martedì 30 agosto la giornata si aprirà con la celebrazione dell’Ora Terza e con la relazione: “Il ministero e la vita dei presbiteri in una Chiesa convocata in Sinodo”. Terminato il tempo dell’ascolto, i sacerdoti e i diaconi raggiungeranno i gruppi di studio per continuare la riflessione seguita dalla restituzione di quanto emerso nei diversi cantieri.
Al pomeriggio, invece, presso la parrocchia “Madonna della Fiducia” in Giorgilorio (alle 19.30) l’incontro con il consiglio pastorale diocesano, con i consigli pastorali parrocchiali e con i referenti sinodali delle singole comunità per un approfondimento dal titolo: “I cantieri di Betania. Prospettive per il secondo anno sinodale”.
Mercoledì 3 agosto, infine, la giornata sarà, come sempre, aperta dalla preghiera (alle 9) che precederà le relazioni dei singoli cantieri e il confronto assembleare; dopo il break delle 11 seguiranno le conclusioni.
Un momento di preghiera finale farà calare il sipario su questo tempo propizio con l’auspicio che la comunità diocesana tutta possa essere arricchita per il grande fiume di grazia che, attraverso i sacerdoti, primi collaboratori del vescovo nel ministero e i diaconi, si riverserà su tutto il popolo santo di Dio che in questo lembo di terra vive ed opera.