È l’evento finale di “Lecce, Natale in… musica, pittura, luce”, rassegna realizzata da ArtWork, arcidiocesi di Lecce e Fondazione Splendor Fidei: l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta che canta il Natale salentino.
L’appuntamento conclude un ricco programma natalizio musicale che ha visto anche la partecipazione del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce.
Stasera 6 gennaio, con inizio alle 19.30, nella chiesa di Sant’Irene a Lecce, è in programma “In Oriente la sua stella - La Notte dei Re Magi”: i canti popolari di questo periodo raccontati, con la direzione creativa di Gabriella Della Monaca, dalle voci di Antonio Amato e Consuelo Alfieri, le musiche di Nico Berardi, Roberto Gemma, Gioele Nuzzo, Giuseppe Astore, Leonardo Cordella e la danza di Serena Pellegrino e Fabrizio Nigro. In scaletta i capolavori della tradizione natalizia locale come “Munti Munti”, la “Pastorale di Gallipoli”, “Kalo Bambinuddhi”, “Ave Maria”, “Mamminieddhu zuccaratu”. Prima del gran finale con “La strina”, sarà declamata, a ritmo di pizzica, la poesia “Le pittule” di don Franco Lupo, indimenticato rettore della chiesa di Sant’Irene.
“Siamo lieti di ospitare questo evento che consolida la nostra partnership con la Fondazione della Notte della Taranta, un’eccellenza italiana nel mondo, con profonde radici salentine - commenta Paolo Babbo, presidente di ArtWork. “L’Orchestra e il corpo di ballo della Notte della Taranta calcano i più prestigiosi palchi internazionali e animano le più importanti piazze nei cinque continenti, portando sempre alla ribalta le bellezze di Lecce e del Salento. La Notte della Taranta è certamente un brand culturale assoluto che ci è sembrato importante coinvolgere nella nostra rassegna. Questo evento rafforza il rapporto con Lecce e si aggiunge al consueto appuntamento del 14 agosto nell’ambito del festival estivo che culmina con il concertone di Melpignano”.
A preparare l’atmosfera per il gran finale di domani saranno gli zampognari dell’Alta Murgia, che dalle 17 alle 19 riempiranno di note a tema il percorso compreso tra Porta Rudiae, il duomo, le chiese di Santa Chiara, San Matteo, Santa Maria della Grazia, la basilica di Santa Croce, Piazza Sant’Oronzo, dove alle 18.30 è prevista un’esibizione di pizzica, sempre a cura dei musicisti e dei ballerini dell’orchestra. Alle 19.30 tutti gli artisti coinvolti convergeranno presso la chiesa di Sant’Irene per il concerto finale che sarà introdotto da Nico Berardi, storico musicista dell’Orchestra popolare della Notte della Taranta, che sottolineerà l’importanza di tutelare e valorizzare la zampogna, l’unica cornamusa polifonica al mondo.
“È un ritorno all’incontro comunitario, dopo due Avventi segnati dalla pandemia, che coinvolgerà la città e i suoi ospiti - afferma Massimo Manera, presidente Fondazione La Notte della Taranta. “La collaborazione con ArtWork continua nel segno della condivisione di valori. Riportare il suono della zampogna, strumento prezioso da tutelare, per le vie del centro storico è un invito all’ascolto della poetica popolare che esalta la bellezza del creato. Ringraziamo ArtWork, arcidiocesi di Lecce, Fondazione Splendor Fidei e comune di Lecce per aver accolto con entusiasmo un progetto che - sono certo - potrà arricchire l’offerta del turismo culturale nei prossimi anni”.