L’obiettivo più vicino è quello di non privare i visitatori della città - che dalla prossima primavera inizieranno a giungere da ogni parte del mondo - delle forti emozioni che si provano elevandosi in ascensore panoramico sul punto più alto e suggestivo di Lecce.
Ma oltre a quello dell’offerta turistica per la stagione degli arrivi, che normalmente inizia in prossimità delle ricorrenze pasquali, il vero obiettivo dell’intervento resta la messa in sicurezza, il ripristino e il restauro delle parti danneggiate (LEGGI) dell’estrema sommità del campanile di Piazza Duomo, violentemente colpita dal vento forte che alcune settimane fa ha provocato la caduta di alcuni frammenti della corona in pietra leccese che schiude alla cupola maiolicata che lega al cielo l’opera maestosa dello Zimbalo.
Le operazioni di cantierizzazione sono partite alla fine della scorsa settimana con la recinzione dell’area interessata ai lavori e la messa in sicurezza della zona della piazza più prossima al monumento. Stamattina all’alba, invece, la ditta Marullo Costruzioni che eseguirà l’intervento completo sotto il coordinamento dei tecnici della Curia - l’arch. Giorgio Rizzo e il geom. Francesco Moretto - ha avviato le manovre di sollevamento del materiale per il montaggio della struttura in ferro e dei ponteggi agli ultimi due piani del campanile: si tratta di due strutture autonome il cui montaggio terminerà nel giro di due settimane. Un ponteggio verrà realizzato al piano terzo in corrispondenza del capolinea dell’ascensore panoramico e un altro a quello successivo e raggiungerà anche la corona terminale.
Terminati i lavori di consolidamento e ripristino del terzo livello, il campanile potrebbe già essere riaperto ai turisti per l’escursione in ascensore. Ciò non toglie, come d’accordo con la Soprintendenza di Lecce, che anche il restauro delle altre parti danneggiate ai piani superiori - finanziato dalla Fondazione Splendor Fidei (presidente mons. Antonio Montinaro), che per conto della diocesi si occupa della valorizzazione, della fruizione, della manutenzione e del restauro dei beni ecclesiastici di proprietà della Chiesa leccese - dovrà essere completato nel più breve tempo possibile in modo da restituire al campanile la sua bellezza originaria.