È nella tradizione cristiana preparare i germogli di grano da offrire il Giovedì Santo per allestire i cosiddetti “sepolcri” o più correttamente, gli Altari della reposizione in ogni chiesa.
Il grano germoglia al buio, come a simboleggiare la morte di Gesù, ma poi i germogli maturano e diventano chiari e fertili e simboleggiano la resurrezione. Circa 20 giorni prima della Santa Pasqua, si semina il grano o le lenticchie, per preparare l’Altare della Reposizione del Giovedì Santo. Le piantine di grano giallo che sfociano anche nel verde tenue, rappresentano nel loro ruolo consolidato il primo simbolo naturale della Pasqua in fiore e campanara come scriveva un poeta e hanno una loro storia fatta di semplici e domestiche tradizioni.
Per preparare la crescita dei germogli, occorre prendere del terreno e inserire i semi di grano. Niente fertilizzanti ma un batuffolo di cotone delle dimensioni di circa cm 10x10. In alternativa si può utilizzare una tela ripiegandola su sé stessa per creare spessore e poi bagnarla in acqua. Prendere il cotone, in alternativa la tela ripiegata, bagnare con abbondante acqua e poi strizzarla per far fuoriuscire l’acqua stessa in eccesso. Coprite poi la terra e cercare di inserire i semi di grano tra le fibre di cotone. Rispettare la distanza di circa un centimetro tra un seme e l’altro per favorire la crescita dei germogli. Dopo aver seminato, mettere il piatto o la ciotola in un luogo buio e non ventilato. Dopo due giorni dalla corretta semina si incominciano a vedere i semi di grano che germogliano. Pertanto, aspettare e avere cura di annaffiare il grano a giorni alterni.
È una bella tradizione da mantenere, per ricordare a ciascuno che la quaresima, è anche e soprattutto una promessa di rinascita, esattamente come quei germogli di grano che, tenuti al buio, spuntano timidamente, fino a crescere, sviluppandosi infine in una spiga.