0
0
0
s2sdefault

Le votazioni amministrative della primavera 2023 interessano sindaci e consigli di quasi 800 comuni in tutta Italia, il 10% del totale. Tredici in tutto in provincia di Lecce di cui tre nella nostra diocesi: Squinzano (con la marina di Casalabate nord), Surbo (con Giorgilorio) e Vernole (con Strudà, Acquarica, Acaya, Pisignano e Vanze e le marine di San Cataldo sud e Torre Specchia).

 

 

 

Oggi e domani seggi aperti dalle 7 alle 23 nel giorno di domenica, dalle 7 alle 15 il lunedì. Nei centri con più di 15 mila abitanti (ma non è il caso di alcun comune della provincia di Lecce) è previsto che due settimane dopo si svolga il ballottaggio qualora nessun candidato sindaco abbia raggiunto al primo turno la maggioranza assoluta dei consensi.

Il totale di 791 comuni comprende 18 capoluoghi di provincia: in Puglia solo Brindisi.

Circa 30mila in totale i cittadini aventi diritto al voto nei tre comuni della diocesi di Lecce. Tutti e tre sono reduci da una gestione commissariale anche se per motivi diversi: a Squinzano a causa dello scioglimento per mafia dell’amministrazione guidata da Marra; a Surbo e Vernole, invece, a causa dei due sindaci uscenti sfiduciati dai rispettivi consigli comunali. Quasi 12mila a Surbo, poco più di 6mila a Vernole e circa 13mila a Squinzano, gli elettori chiamati ad esprimersi nelle urne.

Tre le liste civiche con altrettanti candidati sindaci a Squinzano: Gianni Marra, Mario Pede e Andrea Pulli. A Surbo si sfidano, invece, Filomena D’Antini, Marina Gentile, Lino Paladini e Ronny Trio. Concorrono alla poltrona di primo cittadino a Vernole, Mauro De Carlo e Ferdinando Pedaci.

 

Forum Famiglie Puglia