Con la Pentecoste si chiude il tempo di Pasqua, tempo nel quale la Chiesa ha celebrato i misteri del Signore Risorto.
Cinquanta erano gli anni necessari per essere dispensati dal servizio militare a Roma, ogni cinquant’anni si celebrava il Giubileo in Israele, cinquanta sono i giorni trascorsi dalla Pasqua, cinquanta indica il tempo della pienezza, il tempo nel quale si deve accogliere una novità: il Paraclito.
Per fare questo, ancora oggi, la Chiesa di Lecce, a sigillo del tempo di Pasqua si riunirà sabato prossimo, 27 maggio, alle 20 (diretta Portalecce Tv sulla pagina Fb e sul canale YouTube di Portalecce, regia di Paolo Longo e commento alla liturgia di Francesco Capoccia) in una veglia, eco di quella pasquale, nella quale si invoca e si attende il dono dello Spirito Santo, promesso da Gesù per rendere visibile il Regno già ereditato ma non ancora compiuto.
Oltre ai sette doni dello Spirito Santo, la Chiesa diocesana quest’anno è in festa per il dono di tre nuovi diaconi permanenti, Maurizio Giancane, Vinicio Russo e Pierpaolo Signore.
Dopo aver compiuto la formazione teologica presso l’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano di Lecce, sono stati ammessi dall’arcivescovo Michele Seccia, il 6 novembre 2022, tra i candidati per ricevere l’Ordine del diaconato.
In particolare, Maurizio Giancane, 67 anni, della parrocchia San Giovanni Paolo II in Merine. Sposato con Letizia Sava, tre figli e otto nipoti. Funzionario e direttore di banca in pensione.
Vinicio Russo, 65 anni, della parrocchia Maria SS. Assunta in Cavallino. Sposato con Brigida, tre figli e un nipotino. Esperto di cooperazione internazionale; già dirigente di organizzazioni umanitarie e già docente a contratto dell’Università del Salento.
Infine, Pierpaolo Signore, 59 anni, della parrocchia Santa Croce in Lecce. Sposato con Viviana De Giorgi; ispettore fitosanitario presso la Regione Puglia. Membro dei comitati per la causa di beatificazione della Serva di Dio Luigia Mazzotta e del Venerabile don Ugo De Blasi.
Ognuno di loro presenterà all’altare la propria storia, le proprie famiglie - tutti sono sposi, alcuni anche nonni - la propria esperienza umana, parrocchiale e professionale, tutto a servizio della Chiesa, perché la Chiesa nella persona del vescovo con la grazia di Dio e per opera dello Spirito Santo, li consacri per il servizio liturgico, per annuncio della Parola e per la carità verso il popolo santo, perché in loro possa manifestarsi la persona di Cristo che si fa Servo.
La comunità diocesana prega per Maurizio, Vinicio e Pierpaolo, affinché lo Spirito Santo, datore dei Doni, possa portare a compimento l’opera che ha iniziato, e li aiuti a scrivere pagine di gioia e di speranza per la nostra Chiesa.