Dal 18 al 21 giugno prossimo la “missione” della Chiesa leccese in Moldavia, con la presenza di don Antonio Sozzo, don Gianmarco Errico e del novello diacono permanente Vinicio Russo.
Il viaggio del gruppo leccese ha un duplice scopo. Per don Antonio e don Gianmarco la collaborazione con il Tribunale ecclesiastico moldavo, infatti il parroco di Surbo è presidente di quel Tribunale ed il parroco di Campi Salentina svolge la funzione di giudice. Vinicio Russo visiterà, invece, le opere della Fondazione Regina Pacis su tutto il territorio moldavo, oltre ad essere prevista per lui anche una presenza nel territorio separatista della Transnistria, tuttora occupato dalle forze militari russe.
Ad accoglierli in Moldavia il missionario leccese don Cesare Lodeserto ed il vescovo di Chisinau, mons. Anton Cosa. Come si ricorderà, infatti, tra l’arcidiocesi di Lecce e la diocesi di Chisinau esiste un accordo di collaborazione, già voluto da mons. Cosmo Francesco Ruppi e confermato dai successori, ultimo mons. Michele Seccia, che ha già fatto un viaggio in Moldavia ed attende il momento propizio per ritornarci.
La Fondazione Regina Pacis è presente in Moldavia dall’agosto del 2000 ed ha consolidato la sua presenza con la creazione di opere per i ragazzi di strada e detenuti, poveri e famiglie disagiate vittime della tratta e ragazze in difficoltà.
Inoltre, don Cesare Lodeserto svolge la funzione di vicario generale ed ha costruito un centro pastorale, il Cenacolo Regina Pacis, per l’assistenza spirituale alla comunità italiana. Per ben tre anni è stato presente in Moldavia anche don Massimiliano Mazzotta.
La collaborazione tra le due chiese prevede un supporto al Tribunale ecclesiastico moldavo, soprattutto la soluzione di cause matrimoniali. Il Tribunale in questo paese dell’est è quasi nella totalità composto da sacerdoti leccesi: don Antonio Sozzo, don Gianmarco Errico, don Vincenzo Martella e don Cesare Lodeserto.
Per Vinicio Russo sarà invece il primo viaggio in Moldavia, nonostante egli abbia già una esperienza missionario nel suo passato, basti ricordare la collaborazione con il Libano insieme a Luigino Sergio ed il legame con i Comboniani di Cavallino. Una volta ordinato diacono permanente, ha scelto di compiere questo viaggio missionario, come impronta allo stile di servizio che intende dare alla Chiesa leccese.
Al vescovo di Chisinau, come doni della Chiesa di Lecce, saranno consegnati un ramoscello di ulivo in ceramica (realizzato dall'artista prof. Tornese) e la croce di don Tonino Bello.