Come accennato ieri, prima dell’estremo saluto a don Oronzo De Simone, il vicario generale, don Luigi Manca ha aperto e letto il testamento spirituale redatto dal monsignore, di proprio pugno, il 21 dicembre 1960. Ecco il testo integrale.
Ai miei confratelli nel sacerdozio ed a tutti i fedeli, che ho conosciuto ed amato, desidero lasciare una parola di fede, quasi mio Testamento Spirituale.
Anzitutto ringrazio, con ineffabile commozione, il buon Dio per avermi scelto come suo indegno ministro e guida delle anime al cielo.
Gli chiedo perdono umile e sincero per le mie incorrispondenze alla Grazia e lo prego, per intercessione della Vergine Santissima e del mio protettore Sant’Oronzo, di avere misericordia dell’anima mia.
Ai miei cari parenti ed amici, in special modo a quelli che non sono molto vicini al Signore, raccomando di pensare alla salvezza della loro vita eterna, come la cosa più necessaria ed urgente.
Ai confratelli nel sacerdozio indico come mezzo indispensabile per l’efficacia del loro ministero la vita di unione con Dio.
Ai cari seminaristi assicuro che la ricompensa e la gioia del non lontano domani che li attende, sono di gran lunga superiori ai sacrifici che compiono per la loro formazione.
Ai ragazzi dell’Istituto di rieducazione, parte eletta del gregge affidatomi dal Signore, indico nella purezza il segreto della loro felicità.
A tutti, infine, chiedo una prece di suffragio per il riposo dell’anima mia, e raccomando di amarsi di più per l’avvento di un mondo migliore.
Molfetta, Pontificio Seminario Regionale 21.12.1960
Esercizi Spirituali in preparazione al Santo Natale.
Sac. Oronzo De Simone