Gianmarco Sperani è diacono della Chiesa di Lecce. Ieri sera in cattedrale, per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo Michele Seccia e l’invocazione allo Spirito Santo, ha ricevuto l’ordine del diaconato e ora prosegue il suo cammino verso il presbiterato.
Una celebrazione sentita e partecipata e trasmessa in diretta da Portalecce tv (GUARDA) ha accompagnato Gianmarco, giovane seminarista originario di Cavallino (LEGGI L’INTERVISTA), in questo importante ed emozionante momento con al suo fianco il presbiterio e tutta la comunità diocesana che si è riunita intorno all’altare per partecipare all’evento e pregare per questo nuovo diacono che l’arcivescovo ha donato alla chiesa nella vigilia del suo 26° anniversario di episcopato.
L’arcivescovo è stato il primo a gioire con Gianmarco per questo “momento di grande grazia” ha affermato prima della celebrazione. “Sono io che oggi ricevo un dono importante alla vigilia del mio anniversario di episcopato, il Signore mi dona l’occasione di poter donare lo Spirito Santo a un giovane che vuole essere servo a imitazione di Cristo servo. Non vi sono dono e gioia più grande”. Durante la sua omelia l’arcivescovo si è poi particolarmente soffermato sul valore più profondo del ministero del diaconato: “Oggi tutti esultiamo di gioia - ha affermato -, sapendo che quello di oggi è il passo decisivo verso la scelta definitiva e radicale del sacerdozio”.
Ha poi continuato: “Il diaconato rappresenta il momento di svolta nel cammino di formazione di un futuro sacerdote: egli sperimenta la più intensa intimità divina sull’altare, nella liturgia e nei sacramenti. Nel rito dell’ordinazione si usano tre termini per il diacono: perseveranza, mitezza e servizio. Sono tre parole che camminano insieme e di cui non potrai fare a meno - ha detto Seccia rivolgendosi a Gianmarco - in questo tuo nuovo ministero, serviranno tutti per avere consapevolezza di ciò che significa, la consapevolezza che memoria per noi sacerdoti vuol dire presenza di Cristo. Questo è il grande potere sacramentale di cui ti è fatto dono”.
Concludendo il pastore si è rivolto con un augurio a don Gianmarco: “Ti auguro davvero caro don Gianmarco che il tuo cominci veramente a palpitare di attesa, di speranza, di desiderio crescente di Dio e del suo amore che oggi si riversa su te”. Poi, una raccomandazione speciale: “abbi cura degli ammalati, valli a trovare, mettiti in ascolto delle loro sofferenze e dona loro la consolazione e la tenerezza dell’Eucarestia”.
Un momento di festa per tutta l’arcidiocesi alla quale hanno partecipato anche il sindaco della città di Cavallino, Bruno Ciccarese, autorità militari, tanti fedeli della comunità Maria Ss. Assunta di Cavallino dove è cresciuto e si è formato nella fede e tantissimi amici, conoscenti e familiari del neo-diacono che adesso si avvia, attraverso il suo nuovo ministero, verso la meta del sacerdozio ministeriale.
Al termine della celebrazione, nel salone dell’episcopio si è tenuto un piccolo momento di festa e condivisione per festeggiare sia il nuovo giovane diacono e il suo nuovo cammino, ma anche l’arcivescovo per la ricorrenza gioiosa del suo anniversario di episcopato nel ricordo e nella speranza di un futuro ancora radioso per la Chiesa di Lecce di cui egli è il pastore.
Photogallery di Arturo Caprioli