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Inizia oggi a Squinzano una tre-giorni di memoria, riflessione e celebrazioni in onore del Servo di Dio Nicola Riezzo a venticinque anni dalla morte avvenuta a Squinzano il 20 agosto del 1998, nella sua abitazione di Via Carritelli.

 

 

Stasera, infatti, 5 ottobre, alle 19, nell’auditorium “Giovanni Paolo II”, il primo momento di commemorazione con un incontro promosso dall’Azione cattolica parrocchiale sul tema: “L’eredità spirituale di mons. Nicola Riezzo”. Intervengono l’arcivescovo Luigi Pezzuto, il parroco della matrice di Maglie, mons. Salvatore Sisinni, mons. Luigi Manca, postulatore, nella fase diocesana, della causa di canonizzazione del Servo di Dio e Silvia Quarta Serafino, autrice della prima biografia.

Domani 6 ottobre, alle 19, nella chiesa madre, ci sarà una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia. Domenica 8 ottobre, infine, alle 15.30, don Alessandro Scevola ha organizzato un pellegrinaggio ad Otranto, ultima sede episcopale di mons. Nicola Riezzo.

Il Servo di Dio era nato a Squinzano l’11 dicembre del 1904, da Giuseppe Pacifico Riezzo e Oronza Renna ed è stato battezzato da don Angelo Pierri, nella chiesa parrocchiale intitolata a San Nicola, il patrono di Squinzano di cui egli portava il nome.

Sotto la guida amorevole dello zio sacerdote, mons. Vincenzo Riezzo, “Nicola cresce in una famiglia molto unita e dedita al lavoro, fatto sempre con zelo e sempre offerto a Dio”. Così racconta Silvia Quarta Serafino nella sua biografia “Il Servo di Dio mons. Nicola Riezzo arcivescovo. Pastore secondo il cuore di Dio”.

Laureato in teologia presso l’Università Gregoriana da alunno del Collegio Capranica in Roma, fu ordinato sacerdote a Squinzano, nella sua parrocchia il 21 agosto del 1927 dal vescovo di Leccemons. Gennaro Trama. Insegnò teologia nei seminari di Assisi e Molfetta.

Il 25 marzo del 1958 venne eletto vescovo di Castellaneta e consacrato da mons. Francesco Minerva il 29 giugno dello stesso anno nella cattedrale di Lecce. Da vescovo ha partecipato a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Il 28 aprile 1969 venne trasferito alla sede arcivescovile di Otranto di cui è stato l’ultimo metropolita.

Dopo aver accolto per la prima volta in Puglia, nella città dei martiri, il 5 ottobre del 1980, il Papa santo, Giovanni Paolo II, il successivo 27 gennaio del 1981, all’età di 77 anni, lasciò la diocesi per tornare a Squinzano, nella parrocchia dove aveva ricevuto tutti i sacramenti, compresa l’ordinazione sacerdotale per mettersi al servizio della comunità e collaborando con l’arciprete mons. Antonio Caricato. Nella stessa chiesa dal 2008 (decimo anniversario della morte) oggi riposano le sue spoglie.

A Squinzano oltre ad un grande esempio di vita cristiana e di carità vissuta (non a caso il suo motto recita “Charitas Christi urget nos”) ha lasciato in dono anche la chiesa parrocchiale intitolata alla Madonna di Fatima edificata grazie ai suoi risparmi-

Il 7 ottobre 2008, dopo tre anni di intenso lavoro svolto dalla postulazione guidata dal sacerdote squinzanese mons. Luigi Manca presso la chiesa matrice di Squinzano, si è chiuso il processo diocesano sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Nicola Riezzo.

 

 

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