0
0
0
s2sdefault

“Desideriamo, dunque, che la nostra speranza sia qualcosa di visibile, che si possa vedere cioè con gli occhi del cuore e che tutti possano vederla. È questo è stato il senso del nostro percorso, donare e condividere speranze tutti insieme, dalla stessa parte”.

 


 

Con queste parole si è conclusa la Giornata mondiale della gioventù diocesana che si svolta ieri pomeriggio, presso la parrocchia di San Giovanni Battista in Lecce, dal titolo "Lieti nella speranza… tra orizzonti di senso”.

Duecento giovani provenienti da comuni della diocesi hanno vissuto un pomeriggio di incontro, di ascolto e di festa, guidati da don Salvatore Corvino, nuovo direttore di Pastorale giovanile, coadiuvato da don Luca Curlante, da Padre Francesco Lugarà, degli Oblati di Maria Immacolata (Omi), comunità operante nella pastorale universitaria nell’ateneo salentino e da tanti giovani che hanno offerto il loro contributo a livello organizzativo.

Presente anche l’arcivescovo Michele Seccia che, visibilmente felice, nel suo saluto di apertura, ha donato ai partecipanti parole di fede e di speranza perché “nei giovani è riposta la speranza di un futuro migliore”.

Durante l’attività laboratoriale, i giovani, suddivisi in gruppi, si sono soffermati sull’utilizzo dei cinque sensi, utilizzando come simbolo un sasso che ha rappresentato l’idea di speranza, una speranza da trasmettere ma che possa rimanere ferma e stabile, come la pietra. Il sasso, allo stesso tempo, “vuole essere segno di pace che stretto tra le mani di chi sta vivendo il terrore della guerra dà un senso di protezione, di conforto. Quella pietra stretta, tra il rumore delle bombe, ci fa sentire una musica nuova, di qualcosa che può e deve cambiare”.

Successivamente spazio alla testimonianza di Lele Spedicato, chitarrista dei Negramaro, e della moglie Clio Evans, che hanno raccontato ai giovani leccesi, come in un’intervista pubblica, la loro storia d’amore e di speranza. Molto toccante e riflessive, infatti, le numerose domande dei giovani curiosi rivolte verso gli ospiti e la loro straordinaria storia.

A conclusione dell’incontro il momento di preghiera con la riflessione curata da Suor Monica Ceroni, della comunità delle Marcelline di Lecce e l’aperitivo cenato allietato dall’animazione musicale del dj Massimo Manca.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

 

Forum Famiglie Puglia