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Tutta Lecce è pronta a festeggiare i santi patroni e anche la chiesa della Nova, tradizionalmente ricordata come il luogo della prigionia di Sant’Oronzo, si unisce ai festeggiamenti con una serie di eventi musicali e visite gratuite alla chiesa ormai sconsacrata.

 

 

La chiesa della Natività della Vergine, conosciuta popolarmente come chiesa della Nova ubicata in Via Idomeneo (fondatore della città di Lecce) ha origini quattrocentesche con annesso convento delle Domenicane, poi riedificata con l’odierna struttura barocca nel ‘700. Tra leggenda e storia, si racconta che la chiesa fu eretta dove anticamente sorgeva il palazzo reale di Idomeneo che governò i primi leccesi dopo essere arrivato nel Salento in seguito alla guerra di Troia. Proprio nelle prigioni del palazzo, secondo la tradizione, fu imprigionato per undici giorni (di qui l’Undena di preparazione) Sant’Oronzo dopo essere stato catturato dai soldati romani a Turi dove si nascondeva e prima di essere martirizzato. A memoria della prigionia del protovescovo e protomartire leccese nella chiesa è posta la “seconda” lampada di Sant’Oronzo che si unisce a quella della cattedrale. Per questo oggi la chiesa, grazie all’associazione Italia Nostra, sezione di Lecce, presieduta da Mario Maestoso, si unisce ai festeggiamenti con numerosi eventi che si svolgeranno nella piazzetta antistante.

Dal 23 al 26 la mostra fotografica di Raffaele Sperandeo “Lecce in chiaro scuro” e dal 24 fino al 27 si alterneranno gruppi e band musicali composti da giovani delle scuole superiori di Lecce dalle 19 alle 22 di sera. Mentre gli ingressi liberi per le visite saranno dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22.

 

 

 

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