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Con la condivisione della sua memoria di rettore del seminario regionale di Molfetta, mons. Giovanni Ricchiuti ha dato inizio alla sua omelia, in occasione del conferimento dei ministeri del lettorato e dell’accolitato a diciotto seminaristi.

Una festa per tutta la comunità che lo stesso mons. Ricchiuti, nella sua omelia, ha definito di casa, familiare. Tra i seminaristi anche Antonio De Nanni, della diocesi di Lecce, ha ricevuto il ministero dell’accolitato.

La ricchezza della liturgia d’Avvento, particolarmente quella della domenica Gaudete, ha dato connotati ben precisi al ministero che questi fratelli da oggi svolgeranno: farsi portavoce, messaggeri del Signore, nell’impegno di annunciare, proporre la sua Parola e offrire il suo Pane a tutti. Per questo mons. Ricchiuti, con alcune intense pennellate, ha ripreso il testo sacro, evocando la figura del Battista «profesta austero e severo, dalla schiena dritta e coerente testimone di verità», modello del cammino di fede e di sequela dei ‘giovani uomini’ che si preparano al sacerdozio e che, gradualmente, vi si incamminano attraverso le tappe proposte dalla Chiesa.

A questo, mons. Ricchiuti, ha aggiunto un invito agli istituendi esortandoli a vivere «nella certezza che il Signore continua […] a compiere meraviglie» attraverso la loro vita. Nell’«Eccomi!» risuonato per bocca di ognuno degli istituendi, secondo il rito, ha aggiunto, «c’è una risposta di disponibilità ad una misteriosa e seducente chiamata». Per tutti l’augurio nella prospettiva della condivisione e della solidarietà, come «in una ‘scuola di apprendimento’, per amare il Signore e servire la Chiesa, servendo per primi i poveri e gli ammalati».

Mons. Ricchiuti, infine, ha raccomandato ai lettori e agli accoliti alla materna protezione di Maria, invocata sotto il titolo di Regina Apuliae.

Ad Antonio ed ai fratelli lettori e accoliti l’augurio di tutta la Chiesa diocesana e particolarmente dei suoi fratelli nel cammino alla sequela del Maestro.

 

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