Una devozione e una fede che non t'aspetti proprio di questi tempi. Di giorno feriale, alle 17 del pomeriggio: in pieno orario lavorativo (CLICCA QUI). Il giorno dopo il giorno del Signore quando i praticanti solitamente vanno a messa. E anche la diretta Fb di Portalecce ha contato centinaia e centinaia di visualizzazioni.
E invece ha proprio ragione l'arcivescovo Michele Seccia che insieme al cantore per eccellenza, Bernardo di Chiaravalle e a tanti altri santi devoti come lui ripeteva ieri sera sgranando gli occhi ammirati, quasi sorpresi dinanzi a cotanta partecipazione: “De Maria numquam satis”, per Maria non è mai abbastanza. O come traducono meglio alcuni latinisti post moderni: “Di parlare di Maria non si finisce mai” o ancora “Con la Madonna non si esagera mai nel ricorrere a lei e nel tesserne le lodi”.
È la commossa e intensa celebrazione in cattedrale (CLICCA QUI) ne è stata solo l'ultima testimonianza. L'accoglienza riservata dai leccesi alla statua della Madonna di Loreto che dal mese di dicembre è pellegrina in tutta Italia e in tutte le stazioni aeroportuali dell'Aeronautica militare nel centesimo anniversario della proclamazione a patrona dell'aviazione, è stata quella delle grandi occasioni.
Tanti ragazzi dell'Aeronautica militare di stanza a Galatina e poi tantissimi devoti che hanno atteso, pregato il rosario, hanno cantato gli inni della tradizione mariana con l'arcivescovo e partecipato all'eucaristia in totale silenzio e raccoglimento.
Tutto per Lei. Che in quell'icona minuta ginuta in volo dalla Santa Casa di Loreto, su mandato di Papa Francesco che ha indetto il Giubileo Lauretano itinerante, nasconde e manifesta tutta la sua grandezza: donna di Nazareth, Madre di Dio e madre dei cristiani e della Chiesa tutta.
“'Il Signore è con te'. È stupefacente il significato dell'espressione dell'angelo - ha ribadito Seccia nell'omelia -. È più di un saluto, più di un augurio: è un atto di fede ed è manifestazione della grazia”.
Presenti in cattedrale le autorità civili e militari. In prima fila il prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta e il comandante del 61° Stormo di Galatina, il col. Alberto Surace alla testa di uno stuolo di militari dell'Aeronautica. Tutti dritti, concentrati ad onorare Maria che ancora per qualche settimana si fermerà nella cappella della base militare e che in diverse tappe si farà pellegrina nel Tacco da nord a sud.
Oggi sarà ancora nella diocesi di Lecce e ad accoglierla a San Cesario sarà di nuovo l'arcivescovo Seccia e giovedì a Lequile nella chiesa della Madonna di Loreto.
“Imitiamo in Maria la virtù della fedeltà al mistero di Dio - ha aggiunto mons. Seccia - prendendo coscienza di ciò che Egli fa ogni giorno per noi. Questa sera è una manifestazione concreta di questa presa di coscienza: il Signore è con te, è con noi. Il nostro Dio è un grande poeta: ci ha creati, ci ha dato Maria, ci ha dato il suo figlio. Ha dato il “la” alla bellezza e di questa bellezza Maria è il diapason: 'L'anima mia magnifica il Signore'. E questo inno allimmensità di Dio per Maria è più di un'emozione. È esperienza di Dio”.
Infine un pensiero per i ragazzi dell'Aeronautica: “Quando si serve la patria si onorano le radici della nostra fede. Maria vi protegga, vi accompagni e vi dia la gioia di lavorare per il bene, per la solidarietà, per la pace. Mai per la guerra. Grazie a voi per la vostra testimonianza e per aver permesso a tanta gente di essere qui: un dono di cui vi siamo veramente tutti grati”.
Alla fine della messa il concerto della Fanfara dell'Aeronautica militare.