Ho conosciuto Lilia Fiorillo nel settembre del 1974, quando da giovanissimo, iniziò il mio impegno nell'Azione cattolica diocesana.
Ho avuto il privilegio di aver vissuto una stagione meravigliosa della nostra associazione, con Lilia, giovanissima insegnante di filosofia al liceo "Palmieri", all'epoca vice presidente del settore giovanile, con don Ugo De Blasi, assistente generale, con Reno Sacquegna, presidente diocesano e con tante altre belle presenze, espressioni di apostolato instancabile, sapiente e ispirato.
L'esemplarità di don Ugo si è sempre riflessa nel pensiero e nelle scelte di Lilia che ha sempre improntato la sua vita su uno stile sobrio ed essenziale di santità, riconoscibile da tutti ma da lei vissuto in modo schivo e umile e sempre pronto a dare contributi di pensiero, azione e testimonianza veramente alti e straordinari.
Con lei ho condiviso sempre un'amicizia affettuosa, fu felice quando nel 2008 ebbi la nomina, da me inimmaginabile, a presidente diocesano. Lilia mi incoraggiò e mi ha sempre accompagnato con la preghiera e con i suoi discreti consigli. Soprattutto è stata pronta nell'offrire le sue capacità di pensiero in tanti incontri di formazione settoriali e unitari. A Lilia si deve la sistemazione dell'archivio storico dell'Azione cattolica diocesana; per questo, coinvolse nei lavori colleghi e studenti dell'Università di Lecce e, nell'assoluto anonimato, acquistó tutti gli armadi metallici necessari per custodire e assicurare il mantenimento di tutto il materiale cartaceo di quasi 150 anni di storia associativa.
Da presidente diocesano ho avuto la gioia di accompagnare la nostra Ac ai festeggiamenti per i 140 anni a Lecce, anche in quella memorabile circostanza, Lilia fu fra gli illustri relatori, contribuendo con uno splendido intervento che, tracciando la storia dell'associazione locale, rilanciò gli ideali di profezia e di servizio che devono contraddistinguere il laicato associato.
Le energie instancabili di Lilia per sostenere la causa per la beatificazione di mons. De Blasi sono state immense attraverso la cura delle pubblicazioni, il lavoro del comitato, i convegni e le celebrazioni, ma don Ugo ha avuto in Lilia un'autentica erede di stile di vita.
È bello saperli insieme nella luce senza tramonto della verità.
Foto di Matteo Longo