Mentre ci prepariamo a vivere domani, Giovedì Santo, il giorno della istituzione del sacerdozio ministeriale, non posso non pensare ad una persona che ha inciso profondamente sul mio sacerdozio: don Antonello Castoro che, solo pochi mesi, fa ha lasciato questa terrà per celebrare e cantare in eterno le meraviglie del Signore.
Oggi, sarebbe stato il suo 42° anniversario di sacerdozio e devo ammettere che la mia vocazione è cresciuta soprattutto grazie alla sua persona e al suo esempio sacerdotale, mi è stato vicino negli anni di seminario e mi ha sostenuto soprattutto nei primi anni di sacerdozio, quando qualche difficoltà ha fatto capolino nel mio ministero.
L'insegnamento piu grande che mi ha lasciato è stato il nascondimento, il sogno di una Chiesa lontana dai fari, dalle telecamere e dai palcoscenici, un invito a servire la Chiesa nell'umiltà.
Ma la testmonianza piu incisiva è derivata certamente dagli ultimi periodi della sua vita caratterizzati dalla sofferenza vissuta e offerta per amore della comunità. Non vi nascondo che oggi sento la mancanza della sua presenza. Nel periodo in cui l'ho affiancato durante la sua malattia, comunque non sentivo il peso pastorale, percepivo sempre la sua mano sulla spalla nelle varie situazioni o nelle circostanze in cui bisognava prendere decisioni
Da qualche mese la sua mano mi manca un po' a volte percepisco e avverto la solitudine che si sente quando bisogna assumersi le responsabilità nel proprio servizio, ma sono certo che dall'alto continuerà ad essermi vicino facendomi sentire la presenza paterna con cui mi ha sempre accompagnato.
Senza dimenticare poi, gli aiuti anche concreti durante gli anni di formazione con gesti concreti di solidarietà venendo incontro alle esigenze che la mia famiglia ha affrontato sopratutto durante la permanenza nel seminario minore e particolarmente nel seminario maggiore quando diventava piu imminente il giorno della mia consacrazione con tutte le paure e le incertezze che la vigilia di una scelta del genere di consueto comporta.
È stato sempre un luminoso punto di riferimento, mi ha indicato il cammino con umilta ma anche con la fermezza di un padre. Gli aneddoti sarebbero infiniti da raccontare.
Spero soltanto di continuare a servire la Chiesa cercando di proseguire il cammino, mantenendo le linee pastorali da lui intraprese a servizio della matura comunità di Castromediano che in un video oggi lo ricorda così e che dopo di lui ho avuto il privilegio di continuare a servire.
*successore di don Antonello alla guida pastorale della parrocchia Mater Ecclesiae di Castromediano