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Firmato questa mattina nella Curia di Lecce, dall’assessore regionale Loredana Capone e dall’arcivescovo mons. Michele Seccia, l’accordo tra Regione Puglia e arcidiocesi di Lecce che, attraverso il Polo Biblio museale - Museo Castromediano e il Museo diocesano, avvieranno un sistema integrato di valorizzazione e gestione del patrimonio artistico culturale assicurandone le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica.

 

 

Il Museo Castromediano costituisce, infatti, con il suo patrimonio archeologico e storico-artistico, un luogo centrale e necessario per lo sviluppo di nuove progettualità riguardanti la connessione e il confronto tra antico e contemporaneo.

Le sue collezioni storico-artistiche sono un luogo fondamentale nella comprensione delle vicende di storia sacra di Lecce e del Salento e attraverso il percorso medievale, di età moderna, barocca e dell’Otto e Novecento, permettono la fruizione di opere di eccezionale importanza e valore artistico.

L’adesione del Castromediano al progetto “LecceEcclesiae - Alla scoperta del Barocco”, affidato alla Cooperativa Sociale Artwork, completerà il percorso attivato dalla diocesi, che da Piazza Duomo e il Museo Diocesano di Arte Sacra (MuDAS) comprende per ora la basilica di Santa Croce e le chiese di Santa Chiara e di San Matteo, con l’obiettivo di rendere fruibile parte del patrimonio storico artistico della città di Lecce garantendo da una parte la costante accessibilità e la cura e la manutenzione dei beni storico artistici, dall’altra facendo del patrimonio ecclesiastico un’occasione di crescita sociale ed economica.

Ancora un passo avanti, quindi, nella realizzazione di un sistema unificato di gestione del patrimonio culturale e artistico della città che, con una programmazione coordinata di iniziative e attività, punta a un’offerta turistica più attenta e ricca di contenuti culturali e a una migliore offerta educativa e formativa rivolta alle scuole, sia sul piano dei progetti didattici che sul piano dei progetti di ricerca scientifica e culturali.

La firma dell’accordo con la Curia e Artwork - ha detto l’assessore regionale Loredana Capone - completa un percorso che la Regione Puglia ha voluto promuovere nella città di Lecce con l’intento di costruire una rete sperimentale tra istituzioni e beni. Si tratta di un processo che necessita di tempo e competenze ma che sono certa riconoscerà finalmente ai nostri beni un ruolo strategico nella valorizzazione e nella fruizione di una città che ha ancora molto da raccontare. Arriviamo a questo traguardo dopo una serie di sfide che spesso, in questi anni, ci hanno visto al fianco delle stesse istituzioni. Basta pensare che fino a poco tempo fa i beni ecclesiastici non potevano nemmeno beneficiare di risorse europee per il restauro perché privati. Eppure il patrimonio ecclesiastico è a tutti gli effetti patrimonio pubblico, così abbiamo chiesto alla Commissione europea la modifica del regolamento e abbiamo fatto un bando da 20 milioni che ne consentisse il restauro a patto che ci fosse anche un progetto di fruizione. Poiché la scommessa sui beni oggi non è solo far sì che mantengano inalterata la propria bellezza ma che le istituzioni facciano rete al fine di una valorizzazione adeguata, un’occasione di crescita per l’economia dei territori e, al contempo, un’opportunità di lavoro per i nostri giovani”.

L’accordo, della durata di cinque anni, prevede da un lato la valorizzazione dei beni e dall’altro la promozione della conoscenza delle opere d’arte sacra, perlopiù sconosciute, custodite nelle chiese e nei musei: dipinti, sculture ma anche paramenti sacri, argenti, organi. Sarà attivato, inoltre, un sistema di prestiti temporanei, di opere e suppellettili di proprietà dei sottoscrittori, per favorire attività espositive che focalizzino l’attenzione su temi e aspetti di grande interesse per la storia artistica e religiosa della città di Lecce e del Salento.

La firma di questo protocollo d'intesa tra la Regione Puglia e l'arcidiocesi di Lecce - ha concluso mons. Michele Seccia - è un ulteriore segno del proficuo rapporto di collaborazione, tra la Chiesa e l'Istituzione regionale, ciascuna per le proprie competenze. È la dimostrazione che quando si marcia nella direzione di obiettivi condivisi - il bene della comunità e lo sviluppo sostenibile del territorio - ci si trova sempre in sintonia. Una città a forte vocazione turistica come Lecce non può permettersi di non rendere pienamente fruibili i propri gioielli d'arte e di storia. Per questo ho sostenuto sin dall’inizio il progetto “LeccEcclesiae - Alla scoperta del Barocco” presentato quest’anno alla Bit di Milano, insieme alla cooperativa Artwork, proprio nello stand della Regione Puglia. Dopo una sola stagione turistica i risultati ottenuti sono stati straordinari. E oggi siamo pronti a compiere questo ulteriore passo. Il Museo Castromediano entrerà nel circuito di LeccEcclesiae e ci entrerà in rete con il Museo diocesano. Questa nuova sinergia infonde fiducia e speranza in un momento molto difficile per le nostre comunità. Per tutte queste ragioni ringrazio la Regione Puglia con l’assessore Capone e la cooperativa Art Work con il presidente Paolo Babbo”.
Far ripartire il turismo, seppur in maniera cauta e responsabile, è possibile se oggi più che mai si coglie l’opportunità offerta dalla collaborazione e dalla condivisione tra Istituzioni e operatori culturali - ha aggiunto il presidente di Artwork Paolo Babbo. Per questa ragione abbiamo accolto con grande soddisfazione la decisione di integrare con il Museo Castromediano il percorso del progetto “LeccEcclesiae - Alla scoperta del Barocco” che comprende il Museo diocesano di Arte Sacra. Siamo certi che questa sinergia porterà ad una scoperta più capillare e diffusa da parte dei turisti del patrimonio storico artistico del nostro territorio. Proprio attraverso il progetto LeccEcclesiae, infatti, il Museo Diocesano, poco conosciuto da turisti e cittadini, ha registrato in un anno 50.000 visite, un grande risultato che ci fa riflettere sulle possibilità offerte dalla volontà di mettere in rete i luoghi della cultura. Voglio ringraziare Sua Eccellenza Mons. Seccia e l’assessora regionale Loredana Capone per aver colto, ancora una volta e con grande senso pratico, la necessità di potenziare e migliorare la fruizione del patrimonio culturale che rappresenta un’opportunità di crescita per l’intero territorio”.

Ma la collaborazione con il Museo Castromediano sarà complessiva. Il direttore del Polo Bibliomuseale di Lecce, Luigi De Luca, ha, infatti, espresso la “piena disponibilità a supportare la Diocesi, collaborando pienamente alla programmazione e allo sviluppo di attività culturali ed espositive e mettendo a disposizione le competenze scientifiche e professionali del Museo nell'interesse esclusivo della comunità in un momento in cui recuperare il rapporto con la comunità significa molto di più che incrementare il numero dei visitatori”.

Anche il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha voluto commentare l'accordo: “un giusto modo di valorizzare in una prospettiva di sviluppo locale il patrimonio culturale della provincia. Un gesto che assume un significato anche di carattere sociale in un momento in cui l'accessibilità alla cultura diventa esercizio di cittadinanza e rafforzamento dei valori identitari della comunità".

 

 

 

 

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