Martedì scorso 9 giugno, presso il Conservatorio “T. Schipa”, a Lecce, Tonio Calabrese, organista, Maestro di cappella della cattedrale di Lecce e direttore del Coro Diocesano, ha conseguito, col massimo dei voti e la lode, il Diploma Accademico di II° livello in “Organo e Composizione Organistica ad indirizzo liturgico”.
La peculiarità della notizia sta nel fatto che il maestro Calabrese, come anche affermato all’inizio della seduta di laurea dal prof. Antonio Rizzato (docente della classe di Organo e Composizione organistica presso lo stesso Conservatorio), è il primo, non solo nella diocesi di Lecce ma in tutta la metropolia, a conseguire questo titolo accademico.
Si tratta di un percorso di studi musicali che, attivo da alcuni anni, ha come obiettivo quello di formare organisti liturgici, trasmettendo loro quelle abilità che elevino il loro servizio nelle celebrazioni, oltre ai necessari elementi per l’esecuzione del canto gregoriano, con accenni al repertorio “protestante”, insieme ad un approfondimento degli aspetti stilistici, storici ed estetici generali, come pure all’arte dell’improvvisazione organistica nella liturgia.
Titolo della tesi è stato “L’organo nella liturgia: strumento sacro di preghiera e di elevazione spirituale”, da sempre “tenuto in grande considerazione dalla Chiesa, e il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle sacre celebrazioni e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti” (Sacrosanctum Concilium, 9).
Importante anche l’approfondimento sulla figura e sul ruolo dell’organista liturgico, interprete, cooperatore cultuale e culturale, ministro/ministrante della divina Liturgia che, “dall’altare della consolle” partecipa in prima persona, e con animo ben disposto, ai sacri misteri.
“Sono alquanto soddisfatto del traguardo raggiunto, il quale mi incoraggia a lavorare con ulteriore senso di responsabilità rispetto all’incarico in diocesi e che, tra l’altro, proprio nei giorni scorsi l’arcivescovo, durante un incontro con l’Ufficio liturgico, ha voluto rinnovarmi, con paterna stima e fiducia - afferma il maestro Calabrese -. Sono grato al mio maestro, il prof. Antonio Rizzato, al direttore del Conservatorio, il maestro Giuseppe Spedicati e a tutti i maestri del Conservatorio di Lecce per l’attenzione umana e professionale che hanno voluto riservare alla mia persona”.
“Auspico - conclude Calabrese - che il mio traguardo possa essere d’esempio e di sprone per tanti altri operatori liturgico-musicali delle nostre parrocchie e, soprattutto, per tanti giovani, affinché intraprendendo il percorso di studi in Organo ad indirizzo liturgico, preparati musicalmente e professionalmente, possano far risuonare, nelle nostre chiese, la bellezza dell’arte udita al fine di elevare lo spirito e la preghiera, perseguendo quell’ideale che lo stesso Bach scriveva in calce alle sue partiture: Soli Deo gloria!“.