L’altro pomeriggio il progetto regionale Fami Supreme, mirato alla prevenzione e alla tutela della salute e all’inclusione sociale dei migranti legalmente presenti sul territorio, ha fatto tappa a Lecce.
L'incontro con i migranti (Senegal, SriLanka, Pakistan, Nigeria, Marocco, Tunisia), è stato organizzato dalla Asl, in collaborazione con la Caritas diocesana di Lecce e l’Ufficio diocesano Migrantes e si è svolto sul sagrato della chiesa di Santa Maria dell’Idria nel quartiere San Pio.
La Croce Rossa ha allestito un gazebo, con tavoli, panchine e sedie, che hanno permesso di accogliere i convenuti e favorire lo svolgimento dei servizi del progetto.
Sul campo, al fianco degli immigrati, l'equipe multidisciplinare - tecnico della prevenzione, psicologa, assistente sociale, avvocata - ha informato i presenti sui comportamenti da seguire per prevenire l’infezione da Covid19, fornendo anche dei depliants in diverse lingue.
È stata, inoltre, trattata la delicata materia della prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro, ed è stata data l'informazione alle donne presenti, sulle attività gratuite fornite dai consultori familiari della Azienda sanitaria, in particolare dai servizi di ginecologia e ostetricia in ordine alla tutela della gravidanza, prevenzione e cura delle malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione, prevenzione oncologica.
Si è registrata una significativa adesione volontaria ai test sierologici rapidi per la ricerca della positività al Coronavirus. Tutti risultati negativi.
La preziosa presenza dei mediatori culturali ha facilitato la comunicazione nel gruppo, rendendo fluida e fiduciosa la relazione tra gli operatori e gli extra comunitari.
Insomma ieri si è scritta una bella pagina di integrazione e vicinanza a queste persone in situazione di vulnerabilità, grazie alla capacità di fare rete tra istituzione sanitaria, volontariato e Caritas.