Le messe e le altre liturgie con il popolo come anche gli accessi ai luoghi di culto non sono stati vietati dal nuovo Dpcm firmato nella notte scorsa dal premier Giuseppe Conte: al netto della partecipazione ai momenti di preghiera comunitaria nel proprio comune di residenza, restano validi i protocolli già in essere.
“L'accesso ai luoghi di culto - conferma il Decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale - avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”. E aggiunge: “le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni integrati con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico”.
Salva, dunque, la solenne concelebrazione presieduta in duomo dall’arcivescovo Michele Seccia venerdì 6 novembre alle 19 in occasione dell’anniversario della Dedicazione della cattedrale di Lecce. “Tenuto conto dell'ultimo Dpcm emanato in data odierna - ha comunicato la segreteria arcivescovile al clero diocesano -, resta confermata la celebrazione della santa messa in Cattedrale prevista per il 6 novembre alle ore 19”.
“Considerate le nuove norme legate alla pandemia sottolinea la nota -, l'arcivescovo esonera i sacerdoti residenti fuori Lecce dal prendere parte alla concelebrazione, invitandoli a unirsi spiritualmente e tramite i consueti canali di Portalecce e Telerama che trasmetteranno in diretta l'intera liturgia”.
“Per quanto concerne la partecipazione dei laici - conclude la segreteria -, ogni parrocchia cittadina potrà essere rappresentata da due fedeli. Anche i religiosi e le religiose sono invitati a partecipare, tenendo conto dei limitati posti disponibili in cattedrale”.
Escluso il divieto di spostarsi dal proprio comune se non per comprovate necessità, nessuna novità, dunque, nell’ultimo Dpcm. Si tratterà di rispettare le REGOLE GIÀ IN VIGORE e che in tutte le chiese della diocesi sono in atto dal mese di maggio: occorrerà tener conto della capienza massima dell’edificio di culto, rispettando la distanza minima di sicurezza, pari a un metro frontale e laterale. L’accesso alle chiese (e a maggior ragione se sono previste liturgie solenni, la domenica e nei giorni di festa) - ove necessario - resterà contingentato da volontari e/o collaboratori. Tutti dovranno rigorosamente indossare la mascherina.