“Nessun allarme alla Casa della Carità di Lecce che, da giovedì 3 dicembre, dopo la segnalazione di un operatore delle pulizie affetto da Covid-19, ha messo in sicurezza ospiti interni ed esterni”.
È quanto è scritto in una nota diffusa dalla diocesi a seguito delle voci diffuse nelle ultime ore circa la situazione sanitaria all’interno della Casa della Carità di Corte Gaetano Stella, nel centro storico della città.
“In conformità - prosegue il comunicato - al Protocollo anti-Covid, sono stati sospesi temporaneamente i servizi di prima emergenza alla persona quali la mensa, l’assistenza legale, sanitaria e linguistica oltre che l’accoglienza notturna a nuovi accolti”.
Dopo aver messo in quarantena fiduciaria tutti gli ospiti interni, in accordo con la Asl di Lecce, la Casa della Carità fino al prossimo 20 dicembre rispetterà quanto previsto per una ripresa sicura di ogni servizio agli ultimi della città. “E se - sottolineano - per la data prevista dovesse esserci ancora qualche motivo valido, si sarà pronti, per la sicurezza di tutti, ad aspettare ancora un po’ per tornare in campo più generosi di prima”.
Tanto è stato disposto dal presidente della Fondazione Casa della Carità, mons. Luigi Manca in accordo con il direttore della Caritas diocesana, mons. Nicola Macculi: “seguiamo le disposizioni previste e il rispetto di ogni norma in favore della salute pubblica e personale di ognuno, soprattutto quando da difendere sono proprio i poveri”.
“L’amore - come scriveva San Pietro Crisologo - non si arresta davanti all’impossibile, non si attenua dinanzi alle difficoltà”, conclude la nota.